venerdì, febbraio 27, 2009

Ritorno all'atomo

Sul nucleare non voglio essere contrario "a prescindere". Non voglio fare l'ecologista o il terrorizzato dall'atomo. Nemmeno voglio fare il nimby di turno. Insomma, voglio pensare senza preconcetti.E allora, mi chiedo:
1) è un investimento sensato, furbo, lungimirante? No, perchè non risolve il problema energetico. Quattro centrali possono solo coprire un fabbisogno minimo e costano un sacco di quattrini;
2) stiamo seguendo il mondo? No, perchè tutti guardano, Obama in primis, alle fonti rinnovabili, alle energie pulite e alternative e, nel contempo, ad una razionalizzazione dei nostri consumi e dei nostri famelici stili di vita;
3) e il referendum del 1987 dove lo mettiamo? D'accordo, era sulla scia emotiva di Chernobyl, ma era pur sempre espressione della volontà popolare. Quindi, se i politici se ne sbattono, come se non ci fosse mai stato, commettono un abuso contro gli italiani. E visto che si riempiono sempre la bocca circa "la volontà del popolo", siano coerenti. oppure dicano che la volontà del popolo non conta e molti di noi potrebbero sentirsi autorizzati a considerare insignificanti anche le tornate elettorali.

domenica, febbraio 22, 2009

Sanremo 2009 - Serata finale

E' finita. E' finito il 59mo festival della canzone italiana con una serata dove la musica è stata solo espediente: alle 22.32 avevano già cantato tutti i finalisti. Sul palco abbiamo visto le ultime piroette di Paolo Bonolis e di Luca Laurenti. Abbiamo visto Vincent Cassel ed una straordinaria Annie Lennox. Abbiamo avuto l'ultimo modello, David Gandy, il premio alla memoria di Reitano, la comparsata di tal Ania vincitrice di Sanremoweb con un brano tremendo. Abbiamo visto all'Ariston un'emozionatissima Maria De Filippi che, in tal occasione, si è rivelata completamente fuori luogo e inutile. Abbiamo, insomma, assistito alla chiusura di questo evento.
Già. Compreso, ovviamente, il televoto. Televoto. Maledetto televoto che porta sul podio Carta, Povia e Da Vinci. L'avevo detto. Era chiaro che le cose puzzavano. Il recupero di Sal e i voti concentrati su di lui. La pubblicità che Povia si è fatto in queste settimane. La presenza della De Filippi che implicava il suo ragazzino almeno tra i primi tre. Gli è andata meglio. Vince Marco Carta con "La forza mia", brano che funzionerà qualche settimana e che poi ci scorderemo. D'altra parte, come tutte le canzoni di Sanremo. Cala il sipario.

sabato, febbraio 21, 2009

Sanremo 2009 - Quarta serata

C'è stato pure il nudo fuori programma durante l'intervista a Hugh Hefner (e conigliette) di Playboy con la comparsa sul palco della pornostar Laura Perego. Unico imprevisto di una serata che si è svolta con precisione e maestria, guidata dall'ormai rodato Bonolis e dal sempre utile Laurenti (impagabile la gag del suo abbandono indignato). Con loro, sul palco, le tre playmate italiane e lo spigliatissimo Ivan Olita, modello che sembra già un conduttore navigato.
L'apertura è da brivido, con la soprano Dimitra Theodossiou. Le canzoni della categoria Artisti corrono grazie alla "rivisitazione": sul palco passano Gianni Morandi, Francesco Benigno, Syria, la soprano Daniela Dessi, Teo Teocoli, Massimiliano Varrese, Michele Placido. Fabrizio Moro, i Tazenda, Gigi D'Alessio, la BMB Marching Band. Ciascuno ad affiancare un artista nell'esibizione. Meno brividi che nella terza serata, ma tutto positivo. C'è pure il momento, tanto caro a Bonolis, della solidarietà, introdotto da Alain e Dane Clark.
Alla fine, il televoto stroncherà i Gemelli DiVersi e Dolcenera, che escono dalla competizione. Peccato, considerando chi è stato recuperato.
Si fa tardi e bisogna che un giovane vinca. In velocità, tutti i partecipanti alle Proposte fanno ascoltare un frammento del loro brano. E, alla fine, la spunta proprio l'imprevedibile, sorprendente Arisa che, con il suo pezzo leggero leggero chiamato "Sincerità" ha incantato pubblico e critica. Meritatissima.
Stasera c'è la finale e non azzardo pronostici. Anche, purtroppo, TEMO CHE POSSANO VINCERE MARCO CARTA o SAL DA VINCI. Considerando che i miei preferiti sono tutti fuori, posso solo fare il tifo per la Pravo, Alexia-Lavezzi o Masini. O, udite udite, per Povia. Vedremo...

venerdì, febbraio 20, 2009

Sanremo 2009 - Terza serata

Bella. Che dire altrimenti di questa terza serata del 59mo festival? Bella perchè diversa, spassosa, improvvisata e contro la solita liturgia che si consuma all'Ariston ogni anno.
Massì, non prendiamoci troppo sul serio!  Ed ecco quindi sfilare i dieci ragazzi (ragazze, soprattutto) della categoria Proposte abbinate ai loro padrini. Ed è una grande festa della musica.
Tutti insieme, nel giro di poche ore, abbiamo avuto Riccardo Cocciante, Pino Daniele, Burt Bacharach, Mario Biondi, Zucchero e i Sorapis, Lucio Dalla, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri e Lelio Luttazzi.
Ci sono stati momenti di autentica gioia artistica. Bravissima anche Gabriella Pession e bravo pure il bel Thyago Alves, tanto siamo generosi con tutti.
Si ricorda Oreste Lionello, si ricorda il povero Reitano con delle belle parole della Vanoni. C'è pure Kevin Spacey, anche se non si capisce mai in quale contesto si inseriscono questi divi del cinema.
Bravo Bonolis: hai riportato la musica al centro, hai pulito Sanremo dai vecchi vizi. Ora basterebbe solo selezionare canzoni migliori e sarebbe fatta. Già, perchè di gran cose, pure quest'anno, non ce ne sono.
Le migliori stanno tra i giovani (Karima, Molinari, Arisa, Ayane). Le stecche peggiori ripartite tra i due schieramenti (Pravo, Canzian).
Tasti dolenti? La durata. Finire all'una e mezzo di notte è un reato. E poi, naturalmente, i ripescaggi, avvenuti con il televoto. Terribili: al di là dello spettacolo, i gusti musicali di chi vota sono (per ora) senza speranza.
Tornano infatti Al Bano e Sal Da Vinci (Napoli non manca mai, nel voto televisivo). Fuori del tutto Zanicchi (tiè) e le cose forse più interessanti: Afterhours (non poteva che essere così, per loro, al festival), Nicolai e Di Battista (perchè?) e Tricarico (si rifarà alla radio, alla faccia delle dalessiate).
Comunque gli ascolti sono molto alti anche per la terza serata che, di solito, segna il passo. Vittoria di Bonolis, sconfitta delle cassandre: il Festival è vivo.
 

giovedì, febbraio 19, 2009

Sanremo 2009 - Seconda serata

Segno del tempo che passa: tanti anni fa ero ad una conferenza stampa dei Pooh nella quale Red Canzian parlava felice della sua bimba appena arrivata. Chiara era appena nata e oggi Chiara canta al Festival. Sono vecchio, cribbio!
Il Festival nr.59 funziona: gli ascolti delle prime due serate sono stati molto alti, fugando le perplessità della vigilia. Il carrozzone ha ancora fiato per andare avanti.
Bisogna riconoscere a Paolo Bonolis il merito di aver dato una botta di vita rispetto alle stucchevoli presentazioni degli ultimi tre anni.
Non ricordo di aver mai visto la platea dell'Ariston così entusiasta come in quest'occasione: battono le mani, ballano, partecipano. E' un bel segnale. Ieri è stato tutto perfetto: elegante Eleonora Abbagnato, perfetto il siparietto (non inedito, ovvio) con Laurenti, inutile ma di contorno Nir Lavi.
E poi la performance in memoria di De Andrè (spero sia l'ultima o il troppo stroppia) della P.F.M. con Accorsi e Santamaria. Tutto decente, compreso l'orario di chiusura, le 0.45. Ed ho visto tutto!
Veniamo ai voti.
 
 Artisti
 ALEXIA e MARIO LAVEZZI Biancaneve (confermo, mi piace: 8)
 POVIA Luca era gay (tolte le polemiche, un bel 6.5)
 AL BANO L'amore è sempre amore (non male. 6)
 NICKY NICOLAI e STEFANO DI BATTISTA Più sole (l'ho sopravvalutata: 7.5)
 SAL DA VINCI Non riesco a farti innamorare (orrida: 4)
 GEMELLI DIVERSI Vivi per un miracolo (niente da fare: 5)
 PUPO, PAOLO BELLI, YOUSSOU NDOUR L'opportunità (Youssou non può far tutto: 5)
 FRANCESCO RENGA Uomo senza età (virtuosismo puro, brano statico: 6)
 MARCO MASINI L'Italia (comincia a piacermi: 6+)
 PATTY PRAVO E io verrò un giorno là (CIELO, PATTY AVEVA IL NUDE-LOOK a 61 ANNI! 7)
 MARCO CARTA La forza mia (robetta, ma rischia di vincere: 5+)
 FAUSTO LEALI Una piccola parte di te (onesta, anche nel testo: 6-)
 DOLCENERA Il mio amore unico (deboluccia ma passabile: 6)
 
 Proposte 2009
 SILVIA APRILE Un desiderio arriverà (brava: 6+)
 CHIARA CANZIAN Prova a dire il mio nome (bella vocina: 7)
 KARIMA Come in ogni ora (per me ha steccato, ma è grande: 7+)
 ISKRA Quasi amore (a sessant'anni si può ancora osare: 6/7)
 BARBARA GILBO Che ne sai di me (berteggia troppo, ottiene poco: 5)
 ARISA Sincerità (che bella sorpresa, al di là del look da educanda: 7/8)
  
Direi che Arisa potrebbe essere una bella novità e che, nel complesso, i giovani se la stanno cavando piuttosto bene. Stasera li vedremo all'opera con i loro "padrini". Il Festival continua...

mercoledì, febbraio 18, 2009

Sanremo 2009 - Prima serata

Parte tardi, Sanremo 2008, nell'inspiegabile pretesa di fare comunque "Affari tuoi". Quando si prevede che la serata finisca a notte fonda, converrebbe sospendere il preserale.
Paolo Bonolis apre la 59ma edizione del Festival con il video di Mina. Poi, diamogli atto, lo spazio passa subito alle canzoni. Pochi i siparietti con Laurenti, con la Piovani e il modello Paul Sculfor.
La serata è soprattutto segnata da Roberto Benigni e il suo show nello show: immancabili le (bonarie) invettive contro Berlusconi. Un po' meno prevedibile il finale con la recitazione della lettera di Oscar Wilde. Un bel momento.
Ecco i miei voti:
 
Dolcenera (Il mio amore unico): La canzone ha un buon inciso, ma ci si aspettava molto di più. (6)
Fausto Leali (Una piccola parte): Interessante il tema, senza storia la canzone. (5)
Tricarico (Il bosco delle fragole): A me è piaciuta. Stonatissimo come sempre. (7)
Marco Carta (La forza mia): Canta male un pezzo brutto e scontato. (4.5)
Patty Pravo (E io verrò un giorno là ): La canzone è bella, lei canta terribilmente male. Speriamo in seguito. (7)
Marco Masini (L'Italia): Mah. Una buona intenzione. (6)
Francesco Renga (Uomo senza età): Grande voce, usata al massimo in un brano che mai decolla. (6.5)
Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour (L'opportunità): Canzone bruttina, salvata dalla presenza del senegalese. (6+)
Gemelli Diversi (Vivi per un miracolo): Genere che non mi piace. (5)
Albano (L'amore è sempre amore): Inaspettatamente al di sopra delle attese. (6+)
Afterhours (Il paese è reale): Cambi di tempi molto buoni. Cantata male. (7)
Iva Zanicchi (Ti voglio senza amore): Atroce. Terribilmente atroce. (4)
Nicky Nicolai con Stefano Di Battista (Più sole): La migliore in assoluto. Fresca, positiva. (8)
Povia (Luca era gay): Pensavo peggio. Polemiche a parte, ha un minimo di dignità. (6+)
Sal Da Vinci (Non riesco a farti innamorare): Oddio, non canta male. Stop. (5)
Alexia con Mario Lavezzi (Biancaneve): Una delle migliori. Lei ha una grande voce. (7)
 
Proposte 2009:
Malika Ayane (Come foglie): Bravina. (6.5)
Irene (Spiove il sole): (non vista)
Simona Molinari (Egocentrica): (non vista)
Filippo Perbellini (Cuore senza cuore): (non vista)
 

Si fa notte fonda. All'una spengo, quando ho ascoltato solo una cantante della categoria Proposte.
Troppo tardi, è allucinante mandare i giovani a quell'ora.
Solo stamattina scopro i nomi dei primi eliminati: Afterhours, Tricarico (sob) e Zanicchi. Siamo solo all'inizio.

martedì, febbraio 17, 2009

L'enorme Billionaire

E Berlusconi si è pappato pure la Sardegna. Le sue continue visite (da premier) nell'isola per far campagna elettorale per il suo pupillo Cappellacci (figlio del suo commercialista) hanno pagato: il centrodestra ha stravinto e Soru se ne torna a casa. Si tratta dell'ennesima batosta per il Pd che ormai, prendiamone atto, è fallito totalmente.
Insomma, il Cavaliere è indistruttibile. Complici il controllo dei media (tutti pro-Cappellacci) e l'innegabile capacità di fare propaganda, Egli incarna il vero Titano populista, imbattibile ora e nel futuro.
I sardi così hanno deciso, come del resto tutti gli italiani mesi fa.
Consentitemi, da uomo con origini sarde e quindi con radici profonde in quella terra, un'amara riflessione: ho paura. Paura che la Sardegna, nei prossimi cinque anni, si trasformi in un unico, enorme Billionaire. Che, sparito Soru, le sue coste vengano prese d'assalto da centinaia di costruttori che hanno già i progetti nel cassetto da anni e che attendevano solo il cambio del vento. Che nel giro di poco, oltre alla cafonissima Costa Smeralda o a Villasimius, la cementificazione tocchi posti come la Costa Verde, la spiaggia di Scivu, o Masua e Nebida. Insomma, che quel poco di incontaminato che rimane venga devastato da ricchi imprenditori con il portafogli gonfio. I sardi, assetati di lavoro, potrebbero svendere la loro terra. Ed io, da oriundo sardo, sono molto spaventato. Vedo le mani avide stringere i miei posti preferiti. E mi torna in mente il calzante paragone che De Andrè fece tra sardi ed indiani d'America: "si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura".
 

lunedì, febbraio 16, 2009

Ri-Sanremo

Sto per immergermi ancora una volta nel Festival di Sanremo. Cercherò di resistere per tutte le cinque serate. Ed ogni giorno scriverò i miei pensierini...

martedì, febbraio 10, 2009

... e poi finisce


Ciao.
Eluana Englaro (Lecco, 25 novembre 1970 – Udine, 9 febbraio 2009)

domenica, febbraio 08, 2009

Tutto è possibile in Berlusconia

Voglio fare anch'io un testamento biologico. In questi minuti, su RaiUno sta andando in onda la trasmissione "A sua immagine", tributo settimanale alla Chiesa. E' tutta a senso unico: parlano di vita, di valore della vita, di aiuto alla vita. Fanno passare per macellai quelli che vogliono che Eluana possa morire. Ci sono i collegamenti con quelli che manifestano per tenere attaccata Eluana. Per la vita. Vita, vita, vita. E che palle! Questa trasmissione è atroce solo per il fatto che parta dal solito arrogante presupposto che Dio ci sia. Per me è come se qualcuno sostenesse che la Terra è piatta, che esiste Babbo Natale o che Veltroni faccia opposizione.
Cacchio, se un Dio ci fosse avrebbe avuto 17 anni per manifestarsi, no? Perchè non l'ha fatto? Perchè non c'è. E' come aspettare che piovano zecchini dal cielo.
Per finire, ve lo immaginate altrove nel mondo un primo ministro che insulta la Costituzione, che la considera antiquata, che la chiama filo-sovietica? Riuscite a immaginarlo? Si tratterebbe o di una dittatura appena instaurata che butta alle ortiche il passato o di un posto dove qualsiasi parola eversiva e pericolosa è concessa. Noi siamo entrambi. Tutto è possibile in Berlusconia. Anche che una donna in coma possa procreare, secondo l'inarrivabile pensiero del Grande Fratello, del definitivo Statista. Di Lui, insomma.
Mi chiedo tra quanto spegnerà la rete.

sabato, febbraio 07, 2009

Oltre il golpe, la tele-teocrazia

Quanto è accaduto in queste ore tra le istituzioni dello stato ha dell'incredibile, in una nazione che si proclama democratica. In pratica, questa democrazia con la quale ci siamo sciaquati la bocca per anni, è andata perduta in maniera netta, utilizzando la pelle della povera Eluana Englaro. La quale ormai non c'entra più nulla, visto che è solo stata usata come strumento di scasso per devastare definitivamente la Repubblica Italiana. Da ieri non siamo più uno stato di diritto, ma una dittatura clerico-fascista e credo che non manchi molto affinchè anche la rete, dai blogger ai social network, venga sottoposta alla censura. Sembra impossibile, ma l'impossibile sta già accadendo. E' l'implosione della struttura delle istituzioni. In pratica un golpe. Un golpe vero e proprio pilotato dal Vaticano, uno stato straniero, e condotto da Silvio Berlusconi in persona che, forte del supporto del papa tedesco, ha deciso di cavalcare l'onda convinto di soddisfare, oltre all'Oltretevere, anche tutti i cattolici integralisti che - probabilmente secondo un suo sondaggio - rappresentano la maggioranza degli italiani. Ecco che il Cavaliere (che, ripeterò sempre, andava fermato prima che fosse troppo tardi) si trasforma ancora una volta per l'audience e diviene il Paladino della Vita che, con i superpoteri ottenuti grazie un decreto, strappa la povera Eluana dalla condanna dei cattivi guidati dal Darth Vader de noanti, ossia il Presidente Napolitano. Lo dice, anche, parlando di cultura della morte e cultura della vita. Di un Beppino Englaro che "vuole togliersi una scomodità" (frase oscenamente miserabile). Sembra una barzelletta, ma questo è accaduto. Il Presidente della Repubblica ha dovuto, in queste ore, sentirsi bacchettare dal Vaticano "deluso" e addirittura una frase tipo:
"La lettera del Quirinale arrivata ieri in Cdm era piena di contenuti con riferimenti a tratti e leggi che a nostro avviso trascurava la verità su questo caso che è quella di una vita umana a rischio e che conteneva anche una implicazione grave di una eutanasia introdotta nel nostro ordinamento senza una disposizione di legge". (Berlusconi da Cagliari, dove fa campagna elettorale perenne invece di governare).
In pratica, il Cavaliere liquida Napolitano e lascia intendere che da oggi di lui non gl'importa più nulla e che governerà con le mani libere. A colpi di decreti. Anche contro sentenze passate in giudicato, tanto della magistratura sappiamo come la pensa. Cambiando la Costituzione laddove servirà. Insomma, una concezione padronale che ormai sfocia nella dittatura, nel regime, nell'autorità imposta con la forza. Manca solo la presa del Quirinale e l'incarcerazione del vecchio Presidente. Potrebbe avvenire in un giorno di massimo ascolto, magari dopo una partita del Milan.
Aggiungiamoci il default che si avvicina (basti guardare i numeri economici) e sarà chiaro cosa ci aspetta. A questo siamo arrivati, ahimè. Sarà dura. Anche perchè, oltre a Silvio, ci sono Ratzinger, Bertone, Bagnasco e tutti gli altri nuovi leader italiani. Parlavo, un tempo, di prove tecniche di teocrazia. Bene, le prove son terminate. Ora siamo una teocrazia basata sul controllo dell'informazione. Siamo una tele-teocrazia insomma. Siamo fottuti. Ed ora, cari teorici del cambiamento, è tardi. Se anche la casalinga di Voghera alzasse gli occhi dalla tv e capisse che ha contributo alla morte della democrazia, ormai è tardi. I buoi sono scappati.
Se qualcuno nutrisse qualche speranza di uscire dal tunnel, ecco cosa dice il Veltroni-pensiero in queste ore:
"Il premier, il quale sostiene che chi la pensa diversamente da lui sia un ostacolo da rimuovere, ha dentro di sè una sottile venatura autoritaria, e bisogna dirlo con responsabilità".
Veltroni dice "sottile venatura autoritaria". Responsabilmente, ovvio. Pacatamente. Quello fa il golpe e lui ci vede una "sottile venatura autoritaria". Walter... vai in Africa, ti prego!

venerdì, febbraio 06, 2009

Napolitano non ha firmato

Napolitano non ha firmato. Ma saranno ore difficili. Perchè lui, il Cavaliere, mica molla. Ha il sostegno dei VERI GOVERNANTI di questa nazione. Quelli che ci costano fortune ogni anno, quelli che coccoliamo a suon di miliardi.
Lasciatemi almeno un piccolo sfogo. Alla notizia che il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del pontificio consiglio Giustizia e Pace, ha detto: "Sono profondamente deluso dalla decisione del presidente della Repubblica di non firmare il decreto" io, di cuore, urlo: ECCHISSENEFREGA!!!

In eterno

"Fino ad una legge sul testamento biologico". Che verrà chissà quando. Potrebbero passare anni e anni. E intanto il governo ha appena varato un dl con il quale, di fatto, blocca l'ultima via d'uscita per Eluana Englaro. Appena interrotta l'alimentazione, ad Udine dovranno riprendere con il sondino e continuare a tenere in vita una povera disgraziata, alla faccia della lunghissima battaglia del padre Beppino.
Non c'è limite all'arroganza, all'ignoranza, all'opportunismo, alla miseria di questa classe politica. Pronta a difendere Napolitano dagli attacchi di Di Pietro (con la sponda del Pd, ovviamente) ma altrettanto abile a sbattersene del suo parere sul caso. Ora c'è da augurarsi che il Presidente non firmi questo orrore. Trattasi di una legge 'ad personam', di sapore fascista, in netto contrasto con una sentenza passata in giudicato.
Qui la vita non c'entra nulla. A questa gente importa solo ingraziarsi i cattolici radicali e i loro alti papaveri vaticani.
Sono veramente furioso. Penso a Sacconi e, pur non augurandoglielo, all'idea, se si trovasse nelle condizioni di Eluana, di mantenerlo in vita fino alla fine dei tempi, non concedendogli mai la pace.
Questi cattolici integralisti proprio non li capisco: voi, che credete in Dio, perchè avete tanta paura di mandare una sua figlia al suo cospetto? Perchè temete tanto la morte?
Vorrei politici laici (o meglio atei), vorrei abolire il concordato, vorrei, insomma, non assistere a questo spettacolo pietoso. Ma questo paese è una sorta di teocrazia in vitro e non ci sono speranze. Si crede di aver salvato Eluana. In realtà la sua condanna a non varcare la porta della morte continua. In eterno, magari. Che schifo.
 
 

mercoledì, febbraio 04, 2009

Preparare le pezze

Vedo gente che perde il lavoro e vari personaggi, che di mestiere fanno i parassiti ben pagati dalle nostre tasche, che si ostinano a pensare a faccende che interessano solo quelli come loro.
Rischiamo il default e, oggigiorno vediamo:
1) Il duo Veltrusconi accordarsi per una legge elettorale che pone lo sbarramento al 4%. L'accordo si basa su una cosa sola: il Pd può salvarsi da percentuali praticamente ad una cifra solo facendo fuori definitivamente le varie "sinistrelle". In cambio, il Cavaliere ottiene l'ok per fare tutto quello che vuole.
2) Il Cavaliere, dando lezioni di moralità, si preoccupa solo della riforma della Giustizia (che vuole controllare lui) e di intercettazioni (che non vuole, soprattutto per lui).
3) C'è una poveretta in coma da 17 anni, un padre che cerca di lasciarla andare e un ministro, tal Sacconi, che gioca al gatto col topo, minacciando la clinica di Udine che dovrebbe ospitarla.
4) Gli italiani dormono. Dormono, dormono. Il Grande Fratello 9 fa ascolti enormi, i telegiornali Mediaset ne parlano continuamente: queste sono le cose importanti. Maledetta Tv commerciale, quanto ci hai rincoglionito!
5) Tremonti, intervistato a Davos da un vero giornalista (straniero), appena si parla di casa nostra fugge come un ladro. Figuraccia non da poco.
Il default si avvicina. Iniziamo a tagliare le pezze per il culo. Il colore è a nostro gusto.