domenica, luglio 26, 2009

Esame di coscienza

Arriva il momento in cui bisogna veramente fare i conti con se stessi. Per anni, infatti, pur sapendo di non essere soddisfatto della mia situazione professionale, ho continuato a fare orecchie da mercante con la mia coscienza. Prima per motivi quasi "naturali": il lavoro mi serviva anche per realizzare altre cose. Poi per motivi speculativi: aspettavo che succedesse qualcosa, che le cose prendessero una piega giusta. Ma adesso mi sono reso conto che le cose non prederanno mai la piega che vorrei. Le cose che vogliamo, non succedono da sole. Ergo, adesso devo cambiare. Anche a costo di sbagliare. Perchè è meglio fare un errore che fare niente. Anche uno sbaglio turberebbe positivamente questo piattume insopportabile fatto di sacrificio, orari, cartellino da timbrare, andate e ritorni terrificanti. Di fare il pendolare non ne posso più. E, in più, vedermi ancora per venticinque anni davanti a un computer a scrivere codice mi causa conati di vomito. Perchè devo morire informatico? Modestia a parte, credo di possedere anche altre qualità. Caratteristiche innate che potrebbero guidarmi anche per altre strade. Devo solo darmi l'occasione. Devo distruggere questa vita ordinaria, per costruirne una nuova. Devo rischiare qualcosa. Devo darmi il giusto tempo. Ma devo. Di viaggi in pullman e di ore passate a litigare con una macchina in un posto dove so che l'unica cosa certa è che non muterà mai nulla, non ne posso più. Accontentarsi sempre è da sconfitti. Ed io sono sconfitto da anni. Mia madre mi ha insegnato che la vita è sacrificio, ed è probabilmente la più grossa cazzata che potesse dirmi. Con quella sua dottrina perdente e fatalista mi ha condizionato buona parte dell'esistenza, convincendomi che dovevo accontentarmi ed accettare quello che il Signore mi regalava. Peccato che, poi, di un dio non ho mai saputo che farmene. Al massimo lo uso nelle imprecazioni. Ho capito che accontentarsi significa fottersi e accettare solo la merda. Invece, la vita non è sacrificio: la vita è anche realizzare le proprie ambizioni. Se fosse solo sacrificio... perchè viverla?

venerdì, luglio 17, 2009

Italia 2009 /2

Mi sembra incredibile come, ormai, ci siamo abituati a tutto senza battere ciglio.
Ritoccano l'età pensionabile delle donne. Torniamo al nucleare. Ci dicono che ci sono ancora molte cose oscure sulle stragi del '92-'93, dalle quali nasce la Seconda Repubblica. Torna lo scudo fiscale, ottimo strumento per il riciclaggio di denaro sporco a prezzo modico e gestito dallo Stato, alla faccia delle promesse di Tremonti e dei proclami per regolare la finanza marcia. Sappiamo che il Pil è a -5,2% e che il debito pubblico è alle stelle. Il prezzo della crisi lo pagano solo i lavoratori. I disoccupati aumentano e, a Settembre, un esercito di cassintegrati non vedrà più un euro. Papi non ha mai chiarito nulla sulle escort e, in più, ci ha raccontato decine di balle a riguardo. Le entrate fiscali scendono di 4 miliardi. Il 50% degli italiani, secondo le dichiarazioni dei redditi, guadagna meno di 15 mila euro e la loro palese evasione non verrà mai scoperta. Il Capo dello Stato firma una legge sulla sicurezza mostruosa e si limita a qualche osservazione.
Mi fermo qui, anche se la lista potrebbe continuare.
L'unica morale che si ricava è questa: l'Italia continua ad essere il paese del bengodi per i furbi che lucrano alle spalle dei fessi, ossia i lavoratori a reddito fisso e i (pochi, pare) lavoratori autonomi onesti. Ci sarebbe da urlare. Ci sarebbe terreno fertile per un opposizione tenace e non per un Pd perso ormai nei temi congressuali, nella lotta intestina tra Franceschini, Marino e Bersani e i loro ispiratori non tanto occulti.
Il tutto condito, come dice Travaglio nell'ultimo Passaparola, nella litania del Presidente della Repubblica che invita ad abbassare i toni. Ma come? Ma se siamo in presenza di una pace terrificante da mesi! Il Cavaliere dovrebbe già essere a casa ed invece tutto tace. L'informazione ha la museruola. Si limita a cantarne le lodi. Come se comportarsi civilmente al G8 lo avesse reso uno statista. Già: è nauseante sentir parlare di "successo personale" del premier al G8 de L'Aquila solo perchè non ha provocato imbarazzo internazionale. Non ha fatto battute su Obama, non ha toccato qualche culo o, chessò, scoreggiato. Siamo talmente abituati alle sue stravaganze (eufemismo) che vederlo in atteggiamenti civili ci sembra già un trionfo. Che amarezza.
Intanto, in tv, si parla del caldo.

martedì, luglio 14, 2009

OGGI SCIOPERO


Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana

domenica, luglio 12, 2009

Amiche per l'Abruzzo - Scaletta (seconda parte)

Questa parte è andata in onda in diretta radiofonica.

CARMEN CONSOLI & MARINA REI & PAOLA TURCI - "I MIEI COMPLIMENTI"/"BAMBINI"/"FIORI D'ARANCIO"
NADA & CARMEN CONSOLI & MARINA REI & PAOLA TURCI - "MA CHE FREDDO FA"

Dopo la presentazione delle conduttrici radiofoniche, parte la serata con le 5 madrine:

FIORELLA MANNOIA - "OH CHE SARA'"/ "I TRENI A VAPORE"/"SMISURATA PREGHIERA"/"SALLY"
FIORELLA MANNOIA & LAURA PAUSINI - "E PENSO A TE"
FIORELLA MANNOIA & LAURA PAUSINI & ELISA & CARMEN CONSOLI & GIORGIA - "QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO"
Breve saluto video di ORNELLA VANONI
GIORGIA - "GIRASOLE"/"DI SOLE E D'AZZURRO"
GIORGIA & LAURA PAUSINI - "GOCCE DI MEMORIA"
GIORGIA - "VIVI DAVVERO"/"MARZO"/"PER FARE A MENO DI TE"
GIORGIA & ELISA - " E POI"
ELISA - "STAY"
ELISA & GIANNA NANNINI - "GLI OSTACOLI DEL CUORE"
ELISA - "UNA POESIA ANCHE PER TE"
ELISA & FIORELLA MANNOIA - "EPPURE SENTIRE UN SENSO DI TE"
ELISA & GIORGIA - "HEAVEN OUT OF HELL"
ELISA & LAURA PAUSINI - "RAINBOW"
ELISA & LAURA PAUSINI & IRENE GRANDI - "LUCE"
LAURA PAUSINI - "IO CANTO"/"COME SE NON FOSSE STATO MAI AMORE"/"E RITORNO DA TE"
LAURA PAUSINI & ELISA - "TRA TE E IL MARE"
LAURA PAUSINI - "INVECE NO"
LAURA PAUSINI & GIORGIA - "PRIMAVERA IN ANTICIPO"
LAURA PAUSINI & GIANNA NANNINI - "LA SOLITUDINE"
GIANNA NANNINI - "AMERICA"/"ATTIMO"/"MALEDETTO CIAO"/"BELLO E IMPOSSIBILE"/"FOTOROMANZA"/"MERAVIGLIOSA CREATURA"
GIANNA NANNINI & GIORGIA - "AMANDOTI"/"COME SAPREI"
GIANNA NANNINI & LAURA PAUSINI - "SEI NELL'ANIMA"
GIANNA NANNINI & LAURA PAUSINI & FIORELLA MANNOIA & GIORGIA & ELISA - "DONNA D'ONNA"
FINALE CON TUTTE LE PARTECIPANTI - "IL MIO CANTO LIBERO"

venerdì, luglio 03, 2009

Chi sono gli stranieri?

Credo di aver mantenuto a lungo l'impegno di non parlare di politica. A onor del vero, ho scritto pochissimo, ultimamente. Solo che adesso, pur attraversando la storia Noemi-voli di Stato-D'Addario e affini, è proprio dura. Questa storia della sicurezza ha raggiunto il suo apice ed è difficile non dir nulla.
Sicurezza. Che diamine è? Sicuri da cosa?
Sicuri sul posto di lavoro? Guardiamo l'elenco delle morti bianche e piangiamo.
Sicuri sulle strade? Sui treni? Stiamo ancora uscendo dalla storia tragica di Viareggio, no? Sicuri di cosa? Da cosa? Dal malaffare, dalla criminalità organizzata che si fa Stato e controlla almeno tre regioni di questo sciagurato Paese? Sicuri del diritto, sicuri delle istituzioni? Con due componenti della Corte Costituzionale che dovrebbero decidere di un certo Lodo Alfano e che con Alfano e il premier che lo sta usando ci vanno a mangiare? Sicuri della legge uguale per tutti, mentre colui che ha tecnicamente corrotto Mills non vuole farsi giudicare? Sicuri di un'informazione pilotata, con almeno 6 tg su 7 in mano alla maggioranza? Con un Tg1 a firma di Minzolini che omette e manipola le notizie scomode per il Grande Statista?
No. Il risultato di un tale frastuono sulla sicurezza che ha fatto pensare a un sacco di gente rimbambita dal Biscione e affini di vivere in un teatro di guerra con gente che ti sgozza per strada è questa orribile cosa, questo dl che ha reso reato la clandestinità, ha autorizzato le ronde e messo molti italiani in difficoltà, tipo chi affitta le case o chi concede un lavoro ad un extracomunitario. Questa gente straniera, da oggi, avrà paura di muoversi, di andare dal medico, di registrare una nascita. Già, perchè adesso abbiamo la nostra bella legge razzista. Fascista. Direi non cristiana. Bella storia.
Il dazio alle Lega è stato pagato. Il conto politico agli esponenti del Carroccio, ai loro fazzoletti verdi e alla loro gente (molta) che, fortunatamente, non rappresenta tutti i cittadini del nord. Ad un partito xenofobo, passato dalla caccia al terrone alla caccia allo straniero.
Ed ora sentiamoci più sicuri, in un mondo dove i rumeni che combinano reati sono un infinitesimo di quelli che crepano nei cantieri gestiti da italiani che non spendono un euro in sicurezza. Dove le colf e le badanti di tante signore ingioiellate o di vecchi che non vuole più nessuno di sicuro non sparano. Dove molti imprenditori-evasori urlano quotidianamente all'extracomunitario preso in nero "lavora o te mando a casa tua, diocàn!". A questo punto mi chiedo, considerando il fatto che quello che è passato al Senato è una cosa che mi fa vomitare e che non condivido di una virgola: chi sono gli stranieri? Quelli che ci passano accanto col borsone o questi politici che non dovrebbero, loro, avere cittadinanza da nessuna parte del mondo civile?