giovedì, aprile 15, 2010

Vianello, gentiluomo della Tv

"Gentiluomo" è un termine che si addiceva proprio bene a Raimondo Vianello. Anche lui, come Mike, è stato un personaggio televisivo da sempre presente, per chi appartiene alla mia generazione. Non ricordo certo i tempi con Tognazzi, ma di certo quelli con Sandra Mondaini sono impressi nella mia memoria: da "Noi no" a "Tante scuse", da "Io & la Befana" ad "Attenti a noi due". Per arrivare poi agli anni della sit-com "Casa Vianello". Sempre impeccabile, ironico, tagliente. Irripetibili le sue gag con Sandra, le sue finte cattiverie, il suo saper essere cinico. Dispiace salutare per sempre anche lui. Dispiace per Sandra, malata a sua volta. Sono stati una coppia straordinaria. Cribbio, tutti i volti della tv della mia infanzia se ne stanno andando! Buon viaggio, Raimondo!


RAIMONDO VIANELLO (1922 - 2010)

martedì, aprile 13, 2010

Più parlano e più si fanno male

E' proprio vero che più parlano e più si fanno male, 'sti alti papaveri della Chiesa. Sono talmente in preda al panico, vedendosi sputtanati in modo incontrollabile, che tentano di rattoppare la falla a mani nude. Ma le sparano troppo grosse. Dopo le uscite incredibili di Cantalamessa, del vescovo di Grosseto Babini e del cardinale decano Sodano, tutti intenti a delineare un teorema sionista/massonico per sradicare l'istituzione, ci si è messo anche l'ineffabile Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, che dal Cile, oltre ad annunciare i nuovi provvedimenti contro i preti pedofili, fa un arzigogolato accostamento tra questi e gli omosessuali. In pratica, non c'è nesso tra la pedofilia e il celibato dei i preti. C'è invece tra pedofilia e omosessualità. Cosa pazzesca, da dire e udire. Questi cercano di dare una spiegazione a tutto, purchè ne resti illesa la figura della Chiesa. E fanno altri danni. Un po' me la rido a vederli in difficoltà. Era tempo che ci si accorgesse di quante meschinità ci sono in questi personaggi in tonaca, quanta miseria nelle loro parole. L'Europa si è svegliata. C'è chi vuole processare Ratzinger, chi vorrebbe arrestarlo, chi, nella sua Germania, imbratta i muri della sua casa natale. Ora, questi sono eccessi che non condivido. Mi basterebbe che si comprendesse che la Chiesa è un'istituzione che nulla ha a che vedere con l'originario messaggio cristiano e che, salvo per i preti in prima linea, ci si rendesse conto che deve essere superata e magari chiusa. Per un risveglio concreto delle coscienze. Lontane da un partito ideologico e omofobo, medievale e oscurantista. Fatto di persone piene di superbia e rancore, pronte a sputare sentenze contro tutti. Salvo moderarsi con chi, magari ciarlatano, magari non propriamente morigerato, è pronto a sganciare denari a volontà.

Sto con Emergency

Senza dubbi, solidarietà ad Emergency e a Gino Strada. Alla faccia dei tentennamenti del ministro Frattini e delle sparate di La Russa e Gasparri. Alla faccia di "Libero" e "Il Giornale" che fanno delle affermazioni agghiaccianti sui tre prigionieri. Terroristi? Non ci credo neanche un po'. Quelli di "Emergency" sono tipi che vanno a curare i feriti. Magari quelli che saltano sulle mine antiuomo fabbricate in Italia. Curioso leggere Belpietro e Feltri, garantisti solo se si tratta del padrone, pronti a fare allusioni pesantissime. Il problema è che l'organizzazione di Strada, in Afghanistan, sta sulle palle a molti. In ambo i fronti di guerra. Solidarietà ad Emergency, auspicando che il governo si muova e faccia il suo dovere, anzichè ammiccare.

giovedì, aprile 08, 2010

Il mantra delle riforme

Ancora una volta, Napolitano ha firmato una legge prodotta da questa maggioranza. E' quella sul "leggittimo impedimento" che metterà in salvo per 18 mesi B. e la sua cricca da ogni noia giudiziaria. La cosa è palesemente anticostituzionale, dal momento che tutti dovremmo essere uguali dinanzi alla legge. Così, invece, il distinguo è certificato. E' come il Lodo Alfano, insomma. E, infatti, la Consulta l'ha bocciato. Eppure il Presidente ha firmato di nuovo una cosa che nega i principi costituzionali. E ridona il sorriso al Cavaliere, naturalmente.
Ora la parola d'ordine è: riforme. "Riforme necessarie". "Riforme non più rinviabili". "Riforme che tutti i cittadini vogliono". Abituiamoci a sentire questa parola ancora a lungo: è l'alibi di moda per giustificare l'esistenza della politica. Ma nessuno ci spiega chiaramente che cazzo sono queste riforme e a cosa servono. Presidenzialismo? Semi-presidenzialismo alla francese? Poteri del premier? E, secondo loro, i cittadini chiedono questo? Davvero? Cioè, un italiano si alza la mattina e si imbottiglia nel traffico per andare al lavoro e guadagnare un salario di merda con il quale sopravvivere, secondo loro pensa alle "indispensabili riforme"? Un italiano vede schizzare i prezzi di continuo, non ultimo la benzina, e riflette sul semipresidenzialismo? Un imprenditore che si sta indebitando fino al collo e cerca di non licenziare i suoi dipendenti ha come primo pensiero la qualità dei poteri del premier? E un cassaintegrato che rischia il licenziamento mentre a casa ha tre figli, secondo loro sente impellente l'elezione diretta del capo dello Stato? Ma dove vivono, 'sti maledetti?
Cazzo, le riforme utili dovrebbero essere quelle per rilanciare l'economia, il sistema-Paese, lo sviluppo, il lavoro, la ricerca. Per avere una sanità migliore, dei trasporti decenti, delle strade percorribili. Avere una vera concorrenza, dei mutui accessibili, delle scuole che funzionino, una giustizia veloce e giusta, meno evasione fiscale. Evitare di essere il fanalino di coda negli stipendi ma in testa nei prezzi. E questi disserteranno per mesi su come cambiare le istituzioni. Su come improntare un federalismo fiscale senza risorse e che appare costosissimo. Su come blindare ancora di più la casta politica. Tenendo questa parola in primo piano: riforme. Nuovo mantra vuoto, arma di distrazione di massa.

mercoledì, aprile 07, 2010

B&B

La cena di Arcore tra i due vincitori, Berlusconi e Bossi, si è risolta con la più cinica delle spartizioni: al Cavaliere la riforma della Giustizia e alla Lega tutto il resto. Sapere che il disegno della nuova Italia è stato affidato ai lumbard mette a disagio, per usare parole morbide. Gente come i Bossi (il Senatùr e la trota), Calderoli e compagnia decideranno come dovrà essere il Paese. Spero che il Pd non partecipi alle riforme "condivise", anche se Max sarà già al lavoro per inciuciare a più non posso.
L'unica cosa di rilievo è il fatto che Silvio abbia gettato la maschera: a lui interessa solo la Giustizia. Una volta che avrà messo la museruola ai magistrati, avrà compiuto la sua vera missione, iniziata con la discesa in campo del '94: liberarsi di tutte le grane giudiziarie che, se non avesse fatto il politico, lo vedrebbero ospite delle galere patrie. Finalmente si è rivelato: non era qui per salvare la Patria ma per salvare se stesso.
Prospettiva? Opposizione evaporata a breve (quel po' che c'era), riforme che spianeranno quel po' di buono rimasto e poi l'ultimo atto, nel 2013: Silvio al Quirinale e Umberto a Palazzo Chigi. Default permettendo, naturalmente.
C'è quasi da sperare che il mondo finisca nel 2012, come dice qualche credulone.

domenica, aprile 04, 2010

Bye bye Blake

Per chi, come me, ha amato molto "Dynasty" negli anni '80, se ne va il vero simbolo della serie. Era il patriarca Blake Carrington. Lui e le sue due mogli, Krystle (Linda Evans) ed Alexis (Joan Collins) hanno fatto la storia del serial attraverso nove stagioni, dal 1981 al 1989.


JOHN FORSYTHE (1918-2010)

venerdì, aprile 02, 2010

Italia 2010/1

Ho aspettato qualche giorno dall'ubriacatura elettorale per fare un paio di riflessioni. Le vorrei esprimere di seguito:
1) Berlusconi ha vinto. Non meniamocela con la storia che il Pdl ha perso qualche punto percentuale. Anche se il successo è stato principalmente un successo della Lega Nord, il premier ne esce più forte che mai. Alla faccia di chi ne leggeva il declino;
2) Galvanizzato dall'ennesimo referendum su se stesso finito alla grande, Berlusconi ora andrà dritto per la sua strada: via le intercettazioni, riforma della giustizia e, udite udite, presidenzialismo;
3) Si torna a parlare di riforme condivise, vecchia muffa che significa sempre la stessa solfa: il premier fa quello che vuole e il centrosinistra borbotterà qualcosa di incomprensibile. I migliori amici di Silvio, D'Alema e Violante, sono già al lavoro per ripetere la pantomima. I giornali italiani, per la maggior parte, continuano incredibilmente a dare spazio a questa menata, come se queste riforme servissero, come se il premier avesse bisogno di più poteri, come se intercettazioni e giustizia fossero un tema diverso da quello che è: salvaguardare i furbi e i disonesti;
4) Non si parla abbastanza del fatto che il 50% degli italiani dichiara 15 mila euro l'anno, cosa ridicola, non fosse da delinquenti;
5) Il Tg1 è diventato inguardabile e fa le epurazioni;
6) I primi atti dei nuovi governatori di Veneto e Piemonte, i leghisti Zaia e Cota, sono da shock: vietare l'uso della Ru486. Ovviamente è solo propaganda, perchè non possono realmente intervenire. Eppure la Chiesa plaude alla nuova crociata anti-abortista, per bocca di mons. Fisichella. E' il dazio che questo centrodestra paga al Papa (un Papa molto in difficoltà ovunque tranne che qui) per l'appoggio. Siamo alla teocrazia populista;
7) Il Pd non ne combina una di giusta: ha perso anche per candidature impopolari, il che la dice lunga sulla lucidità dei suoi dirigenti. Ora si sbraneranno, faranno ancora un lungo ciclo di autocoscienza e rimarranno impantanati per mesi. Già si stanno rassegnando a perdere anche nel 2013, vedendo poi Berlusconi al Quirinale;
8) Napolitano compie il miracolo di rinviare una legge alle Camere, quella sui licenziamenti. Così ha spuntato la casella "rinvio" nella sua agenda. Ora potrà riprendere a firmare le leggi che realmente interessano al premier.

Saranno tre anni durissimi, più duri di tutti quelli precedenti. Il centrodestra, sempre più leghista, è a livelli di potere stellare. La Chiesa è apertamente al suo fianco. L'opposizione non esiste, incapace di qualsiasi cosa sensata. Bersani è stata una delusione. L'Impero è alle porte, la resistenza è isolata sul mondo ghiacciato di Hoth. E non abbiamo nemmeno uno Yoda che ci insegni le tecniche Jedi per usare la Forza. Invece, di certo, ci sono Darth Vader e Palpatine. E il popolo è con loro.