A volte sembra che ci si dimentichi che è la nostra casa: ogni essere vivente che la popola vi è nato e vi morirà. Questo fatto ci accomuna tutti. Ci vede tutti sulla stessa zatterona, uomini e animali. Vista dallo spazio, la Terra è una bella sfera blu e noi siamo tutti, indissolubilmente, terresti.
Mi torna in mente quella domanda che Reagan fece a Gorbaciov durante il primo colloquio del disgelo: “Presidente, ma se ci attaccassero gli alieni, lei si unirebbe a noi nella lotta per la difesa della Terra?”. Ecco: abbiamo un pianeta da difendere. Ma comincio a credere che il pianeta non debba sempre fare la figura della vittima sacrificale perchè, stiamone certi, in una vera battaglia tra noi e la Terra, sarebbe l'umanità a lasciarci la pelle mediante una bella estinzione globale. Spariti noi, la natura riprenderebbe lentamente il suo posto. Magari anche migliorando, salendo un gradino della scala evolutiva.
Forse è meglio pensare che, piuttosto che agire per difendere il pianeta quasi fosse una nostra concessione, dovremmo farlo perchè è l'unico modo per garantirci la sopravvivenza.
Perfetto: credo che, ragionando in termini egoistici (e in questo siamo tutti bravi), potremmo aumentare la nostra consapevolezza nei riguardi dell'ambiente: difenderlo per sopravvivere. Se l'ambiente collassa, noi siamo tutti fregati. Tutti noi, figli di Gaia.
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