Non andiamoci, a quelle Olimpiadi.
Magari al "no, grazie" aggiungiamo anche qualcosa che possa far riflettere i cinesi sui diritti di chi lavora.
Accidenti alle etichette "made in China", lorde di sudore e sofferenza.
Solidarietà al Tibet.
lunedì, marzo 17, 2008
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