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Leggendo il post di Beppe Grillo di oggi ("L'insopportabile pesantezza di Obama"), non posso che essere d'accordo con lui. Quando dice che stanotte l'Italia è invecchiata di colpo, dà forma alla stessa sensazione che ho provato io, stamattina, quando ho letto della vittoria di Barack Obama. Questo nuovo presidente giovane, colto e pieno di entusiasmo rappresenta una svolta, a prescindere poi da quello che la sua amministrazione porterà agli Usa e al mondo. E ci mette a confronto con la pochezza della nostra classe politica, con la sua tragica inferiorità morale e professionale. E' vero: siamo messi male ed oggi le ragnatele si vedono ancora di più.
Welcome, president Obama.
Welcome, president Obama.
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