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lunedì, giugno 25, 2007

Non compro più fumetti


Con gli anni ho ridotto radicalmente il numero di fumetti che acquisto, un po' per noia e un po' per motivi di spazio. Ma non mi sarei mai aspettato di ridurli praticamente a zero, questi acquisti. Eppure, pian piano, ho smesso di comprare fumetti. Ecco l'elenco di quello che compravo e non prendo più:

Martin Mystère - negli anni ha perso smalto, è divenuto ripetitivo e inconcludente. Insopportabile. Da quando è bimestrale ho smesso.
Dylan Dog - brillante per qualche anno. Poi si è autocensurato, ha perso l'effetto novità ed è ora una produzone seriale senza gloria. Smesso da anni.
Mister No - era in crisi da troppo tempo e lo compravo solo per affetto. Ha chiuso e quindi ho smesso per sua morte naturale.
Magico Vento - molto bello. Ho cercato per molte volte di iniziare seriamente la collezione comprando un po' di arretrati. Ma dovrei impazzire per recuperare troppo pregresso. Rinunciato.
Julia - superato il nr.100 ho semplicemente dimenticato di comprarlo e di conseguenza ho smesso anche questa serie. Potrei ripensarci.
Nathan Never - era partito con grandi idee. E' divenuto orribile, con sceneggiature inconsistenti. La più grande delusione di carta. L'ho smesso per nausea.
Rat-Man - mi ha stufato. Geniale ma meno che agli inizi. Smesso.
X-Men - troppo complesso seguire la serie, visto il numero di intrecci con varie testate X. Comunque non era tra i miei acquisti fissi. Smesso.
Fantastici Quattro - non mi piace più come un tempo, ma continuo a comprarlo.

Insomma, come vedete i fumetti si sono allontanati dalla mia vita. Ora riesco a leggere qualche libro in più. Per oltre trent'anni ho collezionato e speso patrimoni per gli eroi di carta. Ogni cosa, però, è destinata a terminare. Con i fumetti è andata così.


lunedì, dicembre 04, 2006

Atè logo, Mister No!


L'ho fatto. Oggi ho comprato in edicola l'ultimo numero di Mister No. Dopo trentuno anni di acquisti costanti, con questo 379mo albo, la serie ideata da Sergio Bonelli (con lo pseudonimo di Guido Nolitta), va in soffitta per carenza di lettori.
Che strano effetto, oggi, entrare dal giornalaio e sapere che sarebbe stata l'ultima volta che avrei comprato Mister No.
Iniziai a leggerlo quasi da subito, nel remoto 1975. Il mio cugino maggiore, già collezionista di Tex, me lo fece conoscere e mi innamorai immediatamente di Jerry Drake, quel pilota scanzonato che viveva in Amazzonia, dove portava in giro i turisti a bordo del suo scalcianato piper. Recuperai i numeri dall'1 al 13 e partii ufficialmente con il nr.14, "Ombre nella notte".
Idealista, rissoso, onesto e fondamentalmente perdente, Jerry Drake si era guadagnato il soprannome di Mister No a causa del suo carattere scontroso (anche se poi si scoprirà che la sua vera origine risale agli anni di guerra). Americano di New York, dopo il conflitto aveva abbandonato gli States per cercare la tranquillità, trovata appunto in Brasile, nella cittadina sonnolenta di Manaus. Teatro e punto di riferimento di tutte le sue avventure.
Credo che i primi 150 numeri di Mister No siano stati grandiosi e irripetibili. Poi, inevitabilemente, il personaggio ha perso di smalto. Un guizzo di vitalità lo aveva ritrovato con il cambio di rotta inferto al'eroe con il 241mo numero, che apriva una fase "errante" di Mister No: lasciava Manaus per finire di nuovo a New York. Ma, forse per scarso coraggio da parte dell'editore e comunque per un interesse dei lettori oramai compromesso, l'innovazione venne fatta rientrare e il ritorno definitivo in Amazzonia decretò l'agonia finale delle vendite.
Ma non voglio soffermarmi ulteriormente sulla storia editoriale. Oggi ho altro da dire e da segnare nel mio libro personale: ha chiuso Mister No. Faccio fatica a crederci.
Mister No è stato per me un mito. Un fratello maggiore, che ho conosciuto a 7 anni e vedo andarsene a 38. Un compagno di vita. L'unica serie di fumetti che non ho mai smesso di comprare, nonostante la qualità fosse scomparsa da anni. Per tutto questo saluto Jerry Drake. Perchè ha colorato i miei sogni di bambino e di adolescente. Perchè posseggo tutti i suoi numeri. Perchè ha fatto parte della mia vita. Perchè, con la sua dipartita dalle edicole, qualcosa mi mancherà. Un pezzettino di me e di quello che sono stato andrà in soffitta con lui.
Atè logo, Mister No. E grazie di esserci stato.
www.sergiobonellieditore.it
www.ubcfumetti.com