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domenica, febbraio 21, 2010

Sanremo 2010 - Finale

Sarò breve. La serata è stata seguitissima (53% di share) ed il successo della Clerici è definitivo. Ci sono stati troppi spottoni Rai (Solfrizzi e la padrona da casa con i suoi bambini cantanti) ma si doveva riempire uno spazio per il quale le poche canzoni rimaste non bastavano. Abbiamo avuto la Cuccarini ("topolona") e Mary J.Blidge. Abbiamo avuto Costanzo e gli operai di Termini Imerese, con tanto di Bersani e Scajola, tanto per non farci mancare la politica pure all'Ariston. Ma è stata la notte delle polemiche con la bagarre degli spartiti lanciati dagli orchestrali che volevano far capire che "non è colpa nostra". Non è colpa nostra se questo dannato televoto fa fuori tutte le donne, tutte le canzoni accettabili. Il televoto che butta fuori la vincitrice annunciata Grandi e la sublime interprete Malika Ayane, la promessa Noemi e la divertente Arisa e così Cristicchi, la miccia non scoppiata Povia e via dicendo. Non è colpa nostra se arrivano in fondo e poi addirittura secondi quei tre, Pupo-Emanuele Filiberto-Canonico che hanno una canzone orribile ma il voto di un sacco di gente che chissà perchè, magari perchè Lippi e il mondiale li hanno inorgogliti oppure credono ancora alla favola del Principe o chissà. Fatto sta che "Italia amore mio", brano che nessuna radio passerà mai, arriva seconda e poteva anche vincere, cazzo.

E di nuovo i giovani dei talent-show, del tipo Amici-Sanremo: 2-0, se teniamo conto dell'anno scorso. Valerio Scanu: questo ragazzetto dal bel canto ma dai gusti vecchi, che dal nulla vince perchè è stato dalla De Filippi e possiede un bagaglio di voti "sicuri" di tanti fan. E c'è pure Mengoni, estensione pazzesca ma sempre uguale, che pare gli stiano strizzando costantemente le palle, tanto si lamenta, con i suoi voti da X-Factor. I talent-show imperano. Sono ragazzi, che magari li bocciano i vari Castaldo e Assante o le giurie selezionate, ma quando poi si parte con gli sms, chi li ferma i teenagers dal pollice fulmineo?

Così è stato. Primo Scanu by Amici, secondo il Trio by Lippi e nazional-popolare lacrimoso a più non posso e terzo Mengoni by X-Factor. Meno male che la Ayane vince il premio della critica. Oltre che l'airplay, di sicuro. Come direbbe Costanzo... sipario.

sabato, febbraio 20, 2010

Sanremo 2010 - Quarta serata

La stanchezza inizia a farsi sentire, per chi come me sta seguendo dall'inizio questa kermesse annuale. Invece la Clerici fa un passo in avanti: dopo aver consolidato gli ascolti e dimostrato di farcela da sola, può permettersi di giocare, di prendersi in giro e, quindi, di divertirsi. Eccola quindi ballare durante l'esibizione di Bob Sinclair in un abbigliamento che la fa somigliare, da una certa inquadratura, a Madonna. Si confermano anche stamattina gli ascolti, addirittura con uno share del 50%, quindi un trionfo per la riccioluta Antonella e, complessivamente, un risultato che fa impallidire anche Bonolis.Per il resto c'è poco da dire: intervallate da due esibizioni di Jennifer Lopez (simpaticissima), dallo spottone per la Sissi della Capotondi e dagli attesissimi Tokio Hotel, si ascoltano solo le canzoni, in questo vero Festival canoro.
Tutti i big cantano, rivisitandole, le loro canzoni. Devo dire che, spogliata del frastuono, quella di Mengoni acquista un nuovo senso, quella di Noemi inizia a piacermi mentre quella di Pupo&co, nonostante la ruffiana presenza del ct Lippi e la citazione nel testo della vittoria ai Mondiali rimane quella che è: una schifezza intollerabile. Infatti, il pubblico dell'Ariston fischia.Terminate le 12 esibizioni, che in media mancano di novità rilevanti, è la volta dei giovani: Jessica Brando, Tony Maiello, Luca Marino, Nina Zilli. Vince Maiello, pupillo della Maionchi ed bellino di X-Factor. Io preferivo di molto la Zilli e, ovviamente, il premio della critica è suo.
Ma l'inspiegabile arriva dopo. O, meglio, il prevedibile, visto il nazional-popolare che impera nei televoti: oltre a Scanu, che in fondo lo merita, rimangono in gara Pupo-Emanuele Filiberto-Canonico, provocando di nuovo una selva di fischi dai presenti. Sopravvive la canzone più orrida e ruffiana degli ultimi anni. Escono Fabrizio Moro e, udite udite, Enrico Ruggeri. Spengo la tv desolato. Ma un pensiero mi coglie: in fin dei conti io uso mai il televoto? No. E, se tutti quelli che fanno un po' gli snob nei confronti di "Italia amore mio" non votano, come si può impedire che il numero di televotanti nazional-popolari non raggiunga la massa critica capace di spedire a casa Ruggeri per tenere il Trio? E, a questo punto, il Principe e amici come si piazzaranno nella classifica finale?