Al di là delle opinioni politiche, quello che avverrà domani sera è da considerarsi un evento da osservare con grande interesse. Per la prima volta, un programma guidato da un popolare anchor-man italiano, Michele Santoro, andrà in onda su una serie di canali del digitale terreste (per il Veneto i canali 11 e 13) in diretta concorrenza con le trasmissioni delle corazzate storiche di Rai e Mediaset. Quello che succederà segnerà un punto di svolta e, probabilmente, la prima vera prova che la moltiplicazione dei canali avvenuta con il digitale potrebbe rompere il dominio trentennale del duopolio. Se gli ascolti di "Servizio pubblico" dovessero essere consistenti, sarà il segnale che anche le piccole televisioni, una volta coordinate e coalizzate, potranno mietere successi rubando grosse fette di pubblico alle reti tradizionali. Un po' quello che accadde proprio con le reti locali unite in network, ossia l'ossatura iniziale di Canale 5, che negli anni '80 divenne il competitor della Rai. Se gli esperimenti sul web (e Santoro ne fece uno di successo con "Rai per una notte") possono ancora essere di nicchia e per un target tecnologicamente agile, la partenza di "Servizio pubblico", essendo accessibile a tutti, sarà, lo ripetiamo, la prova del fuoco per la nascita di una televisione alternativa. Un po' quello che sta già accadendo con La7. Insomma, la televisione è destinata a cambiare e gli ascolti deludenti di "Distretto di polizia 11" o del "Grande Fratello 12" sono lì a testimoniare che certi format, un tempo sicuri, oggi non funzionano più.
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mercoledì, novembre 02, 2011
sabato, settembre 26, 2009
Istruttoria su Santoro
Il prossimo che dice che in Italia esiste la libertà di informazione, peste lo colga. L'istruttoria che l'ineffabile ministro Scajola ha aperto contro Annozero, reo (secondo lui) di fare gossip, grida vendetta.
E' gossip far sentire la D'Addario che ci racconta dei vizi del nostro monarca? E' gossip far vedere come il Grande Statista risponde in conferenza stampa ad un giornalista spagnolo dinanzi ad un imbarazzato Zapatero? E' gossip mettere con le spalle al muro Vittorio Feltri sulle questioni Boffo e Fini o la prostata del miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni? Se raccontare alla massaia di Voghera queste cose è solo gossip, cos'è tutto il resto?
La solidarietà a Santoro è scontata: la puntata di Annozero di giovedì scorso è stato un vero esempio di servizio pubblico. Il contraddittorio c'era, Ministro. C'erano Bocchino e Belpietro. E un pasdaran come Belpietro, il Cavaliere da Vespa se lo sogna. Se fanno fuori Annozero non c'è un pericolo per l'informazione. Non c'è più informazione e basta.
E' gossip far sentire la D'Addario che ci racconta dei vizi del nostro monarca? E' gossip far vedere come il Grande Statista risponde in conferenza stampa ad un giornalista spagnolo dinanzi ad un imbarazzato Zapatero? E' gossip mettere con le spalle al muro Vittorio Feltri sulle questioni Boffo e Fini o la prostata del miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni? Se raccontare alla massaia di Voghera queste cose è solo gossip, cos'è tutto il resto?
La solidarietà a Santoro è scontata: la puntata di Annozero di giovedì scorso è stato un vero esempio di servizio pubblico. Il contraddittorio c'era, Ministro. C'erano Bocchino e Belpietro. E un pasdaran come Belpietro, il Cavaliere da Vespa se lo sogna. Se fanno fuori Annozero non c'è un pericolo per l'informazione. Non c'è più informazione e basta.
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sabato, ottobre 06, 2007
Di nuovo con Santoro?

Le gogne mediatiche non sono la cosa migliore che si possa fare. I processi in tv sono generalmente discutibili. Attaccare ben due volte, nel giro di pochi giorni, il ministro della Giustizia Clemente Mastella, facendone l'unico esempio della degenerazione della politica non è razionale: l'uomo di Ceppaloni è solo uno dei tanti ed è assurdo imputare solo a lui le colpe. Sulla questione De Magistris, però, le cose cambiano: parliamo di tutt'altra faccenda. Qualcosa che esce dal'alveo dell'"antipolitica & co." e si sposta in quello degli scontri tra istituzioni. In questo caso è necessario tirare per la giacca Mastella e chiedergli conto delle sue azioni; è giusto, insomma, ficcare il naso nella questione che riguarda il trasferimento del pm di Catanzaro.
Così come ha fatto Santoro in "Anno zero". Commettendo un errore, però: ha trattato malissimo l'argomento, lo ha "imbarbarito" (come sostiene D'Avanzo su Repubblica). Con le conseguenze che vediamo in queste ore: dalle dichiarazioni di solidarietà verso Mastella da parte dei colleghi alle sibilline frasi di Prodi, sembra che nessuno abbia gradito il lavoro del giornalista Rai. Tutti a lamentarsi (a torto o a ragione), mentre il guardasigilli è ormai divenuto un asso nel vittimismo: sbarra gli occhioni, allunga il collo e dice incredulo che tutti ce l'hanno con lui.
Di certo è che Santoro poteva far di meglio. Poteva creare meno scompiglio, salvaguardando la limpidezza dell'informazione. Ma le sue colpe, credo, finiscano qui. Non possiamo arrivare a delle dichiarazioni ambigue, tipo quella del Professore, che critica "Anno zero" molto duramente ma chiosa: "non voglio restringerne la libertà".
Che frase è? Prodi NON PUO' restringerne a libertà. Si sta per caso berlusconizzando? Ricorderei al Prof che, qualche anno fa, ci fu il famoso "editto bulgaro" del Cavaliere contro Biagi, Luttazzi e - appunto - Santoro. Furono buttati fuori dalla Rai. Ci indignammo parlando di: attacco alla libertà, bavaglio, regime, dittatura eccetera. E ora loro che pensano di fare? Ributtare fuori Santoro? Come il centrodestra? Non ci provate, cavolo!
Così come ha fatto Santoro in "Anno zero". Commettendo un errore, però: ha trattato malissimo l'argomento, lo ha "imbarbarito" (come sostiene D'Avanzo su Repubblica). Con le conseguenze che vediamo in queste ore: dalle dichiarazioni di solidarietà verso Mastella da parte dei colleghi alle sibilline frasi di Prodi, sembra che nessuno abbia gradito il lavoro del giornalista Rai. Tutti a lamentarsi (a torto o a ragione), mentre il guardasigilli è ormai divenuto un asso nel vittimismo: sbarra gli occhioni, allunga il collo e dice incredulo che tutti ce l'hanno con lui.
Di certo è che Santoro poteva far di meglio. Poteva creare meno scompiglio, salvaguardando la limpidezza dell'informazione. Ma le sue colpe, credo, finiscano qui. Non possiamo arrivare a delle dichiarazioni ambigue, tipo quella del Professore, che critica "Anno zero" molto duramente ma chiosa: "non voglio restringerne la libertà".
Che frase è? Prodi NON PUO' restringerne a libertà. Si sta per caso berlusconizzando? Ricorderei al Prof che, qualche anno fa, ci fu il famoso "editto bulgaro" del Cavaliere contro Biagi, Luttazzi e - appunto - Santoro. Furono buttati fuori dalla Rai. Ci indignammo parlando di: attacco alla libertà, bavaglio, regime, dittatura eccetera. E ora loro che pensano di fare? Ributtare fuori Santoro? Come il centrodestra? Non ci provate, cavolo!
venerdì, settembre 21, 2007
Serata in Tv
Bella la Tv! Ieri c'è stata una puntata memorabile di "Anno Zero" di Santoro tutta dedicata a Beppe Grillo e bisogna fare i complimenti per come l'argomento è stato trattato senza scivolare nella banalità e nel (vero) qualunquismo. Morale della storia: Grillo ha sollevato problemi concreti e i politici farebbero bene a prendere seriamente la faccenda.
Nel contempo, su RaiUno c'era la prima serata di Miss Italia presentata da Mike Bongiorno e Loretta Goggi. Tra i due sorge un problema di visibilità: nonno Mike si intrattiene un po' troppo con Fiorello e, al suo (tardo) ingresso sul palco, la Goggi si lamenta acidamente di essere stata trattata male e se ne va.
Credo che Loretta abbia qualche problema con i nervi, ultimamente. Grande professionista che ho sempre ammirato ma, in quest'occasione, vittima del suo ego. Probabilmente non si è mai rassegnata ad aver perso, ormai da vent'anni, un posto si primo piano in Tv.
Nel contempo, su RaiUno c'era la prima serata di Miss Italia presentata da Mike Bongiorno e Loretta Goggi. Tra i due sorge un problema di visibilità: nonno Mike si intrattiene un po' troppo con Fiorello e, al suo (tardo) ingresso sul palco, la Goggi si lamenta acidamente di essere stata trattata male e se ne va.
Credo che Loretta abbia qualche problema con i nervi, ultimamente. Grande professionista che ho sempre ammirato ma, in quest'occasione, vittima del suo ego. Probabilmente non si è mai rassegnata ad aver perso, ormai da vent'anni, un posto si primo piano in Tv.
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venerdì, giugno 01, 2007
Esempio di libera informazione

Dopo essere rimasto incantato dalla profondità della lettera virtuale scritta da Marco Travaglio a Indro Montanelli, ho visto il video della BBC sui preti pedofili trasmesso durante "Annozero" di Michele Santoro. La BBC parla di una brutta faccenda ed è un bene che anche in Italia sia stata fatta questa denuncia.
Chissà che qualcuno cominci a guardare in maniera diversa agli alti papaveri della gerarchia ecclesiastica, impegnati da sempre (pare) a coprire simili schifezze.
Cosa preoccupa, di quel video, il Vaticano? Non certo il crimine: tutti noi possiamo ben comprendere che anche in mezzo ai sacerdoti ci siano le mele marce (e dove mancano?) e che un prete pedofilo certo non debba essere usato come argomento per sputtanare tutti gli altri sacerdoti. Perciò, al contrario, la Santa Sede è impaurita dall'evidenza delle azioni e le dottrine che i suoi pezzi grossi mettono in atto per coprire queste nefandezze contro i bambini: questo è il vero aspetto da biasimare, visto che, in effetti, getta ombre sull'istituzione.
Quella di trasmettere il servizio è stata un'ottima scelta. Stupido è invece sostenere, come molti hanno fatto, che in questo modo si "dichiarava guerra al Vaticano".
Quello che è accaduto ad "Annozero" è stato un episodio di libera informazione e di civiltà. Ce ne fossero spesso!
Chissà che qualcuno cominci a guardare in maniera diversa agli alti papaveri della gerarchia ecclesiastica, impegnati da sempre (pare) a coprire simili schifezze.
Cosa preoccupa, di quel video, il Vaticano? Non certo il crimine: tutti noi possiamo ben comprendere che anche in mezzo ai sacerdoti ci siano le mele marce (e dove mancano?) e che un prete pedofilo certo non debba essere usato come argomento per sputtanare tutti gli altri sacerdoti. Perciò, al contrario, la Santa Sede è impaurita dall'evidenza delle azioni e le dottrine che i suoi pezzi grossi mettono in atto per coprire queste nefandezze contro i bambini: questo è il vero aspetto da biasimare, visto che, in effetti, getta ombre sull'istituzione.
Quella di trasmettere il servizio è stata un'ottima scelta. Stupido è invece sostenere, come molti hanno fatto, che in questo modo si "dichiarava guerra al Vaticano".
Quello che è accaduto ad "Annozero" è stato un episodio di libera informazione e di civiltà. Ce ne fossero spesso!
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