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mercoledì, aprile 23, 2008

I fatti spariscono.

Cazzata del 15 Aprile 2008: "Facciamo l'embargo alla politica, in questo blog".

300 milioni di euro. 300 milioni di euro che pagheremo tutti per tenerci una palla al piede come Alitalia. Bello, no? I francesi ci mandano al diavolo, stufi delle nostre manovrette da campagna elettorale. I sindacati, basiti, non sanno se sputarsi addosso o inventare qualche scusa sensata. L'italianità da preservare. Malpensa, il Nord, gli interessi leghisti e lombardi in generale. E giù 300 milioni di euro, cifra sganciata da un Prodi avvelenato che sta per riempire gli scatoloni. Il suo successore chiede 300 milioni? Eccoli, diamine! Daranno un po' di fiato a quel gorgo infinito che è la nostra compagnia di bandiera.
Italianità. Però, in terra sarda, con l'amico Putin, l'ex-"esponente principale dello schieramento avversario" ora "esponente principale di tutto" contratta per dare baracca e burattini a Aeroflot, compagnia russa che non potrebbe, in teoria, nemmeno mantenere le rotte. Francesi no. Russi (ex-comunisti) si. Misteri.
Il Cavaliere trionfatore sa di averne sparate di grosse, nelle ultime settimane. Per questo si affretta a dire che lui, nell'aver mandato all'aria l'affare con AirFrance, non c'entra una cippa. La colpa è dei sindacati, no?
E chi lo può smentire? I telegiornali, principale abbeveratoio di notizie addomesticate, ripeteranno la stessa cosa stasera. Nessuno che chieda notizie della cordata che era pronta.
I fatti spariscono. Torna il sole, in questo bel paese. Riotta, Mazza, Fede, Mimun e tutti gli altri cambiano registro: va tutto bene.
La cordata? Sparita.
I rifiuti di Napoli? Spariti.
La gente che non arriva a fine mese? Sparita.
Va tutto bene. Va tutto bene.
Beppe Grillo lancia il V2-Day per dopodomani. Firmiamo, nella speranza di avere, un giorno, un'informazione libera. Ma di speranze ce ne sono poche.
Il Grande Fratello ci osserva. Il Grande Fratello cambia la storia. Ormai è tardi per bloccarlo. L'esito delle elezioni ha determinato, legittimamente, che la maggioranza degli italiani vogliono informarsi così.
La cordata? Mai sentita. Napoli? Finchè c'era Prodi, ma adesso va tutto bene. 300 milioni ad Alitalia? Piuttosto che i francesi, vada così.
Beppe, vai avanti. Ma in molti non speriamo più. Meglio allinearsi.
Va tutto bene. Va tutto bene. Va tutto bene.

lunedì, ottobre 01, 2007

October Risiko

Ore difficili per il governo. La faccenda del Welfare sembra una matassa sempre più intricata.
La "sinistra antagonista", come la definisce la stampa filogovernativa (cielo, quanto è schiarata "La Repubblica"!) proprio non manda giù il protocollo firmato dai sindacati che Prodi, naturalmente, non intende modificare. Il tutto potrebbe portare ad una crisi di governo, specialmente se le consultazioni nelle aziende arriveranno a dire no all'intesa. Sarebbe la vittoria della Fiom e una sonora sberla ai sindacati, in particolar modo ad Epifani e la sua Cgil.
In sostanza, il governo verrebbe bastonato dai lavoratori e dalla sinistra della maggioranza.
Ma è plausibile che Diliberto, Pecoraro, Mussi e Giordano si prendano realmente la responsabilità di far cadere Prodi? Può essere ancora una volta la sinistra a far cadere il professore?
Credo sia più realista l'ipotesi dei centristi in movimento, in particolare Lamberto Dini, che ormai si sente soffocare dentro questa coalizione e avrebbe già venduto l'anima al Cavaliere. Inoltre c'è Mastella, impegnato ad intercettare i voti in uscita dalla Margherita, sgozzata sull'altare del Pd. Un gran movimento, insomma.
Sullo sfondo, una Finanziaria che non accontenta tutti ma non sembra essere la peggiore concepibile: ci sono anche alcune cose "sociali", oltre alle tradizionali concessioni a Confindustria.
Prodi naviga a vista, conscio di poter cadere da un momento all'altro, vittima di congiure di Palazzo. Berlusconi, dietro l'angolo, sogghigna ed è pronto a tornare. Ne ha ben donde: quando riprenderà il potere lo farà in grande stile e senza nessuna differenza rispetto al 2001. Il suo conflitto d'interessi è ancora lì e nessuno dei "comunisti" lo ha guarito. Che importa se poi Bossi sbraita e parla di lotte di liberazione nel Nord? Tanto, si sa, basta dire che "l'Umberto l'è fatto così".
Insomma, sopravviverà quest'esecutivo? L'agendina è fitta fitta...
Il 14 p.v. nascerà il Pd e ne assaggeremo gli esiti: prevedo un'emorragia di persone dai Ds e dai Dl.
Il 20 p.v. ci sarà la manifestazione sul Welfare di parti del governo contro il governo.
Il tutto, anticipato dagli esiti del referendum nelle aziende (a Mirafiori è già tensione).
Credo che, nei prossimi giorni, ci sarà da divertirsi. Per non piangere, ovviamente.