martedì, agosto 01, 2006

Israele dovrebbe fermarsi


Non credo di saperne abbastanza riguardo i problemi del Medio Oriente. Probabilmente sono in buona compagnia, data la complessità del tema che da decenni rende incandescente quello sventurato angolo del mondo.
Riconosco il diritto di uno stato come Israele a difendersi da chi ne vorrebbe la sua distruzione. Riconosco altrettanto, però, le istanze dei palestinesi che sono oppressi e umiliati da troppo tempo.Non condivido l'uso del terrore per risolvere tali conflitti nè lo giustifico, sebbene sappia come l'esasperazione porti agli atti più estremi.
Eppure... eppure mi vien la nausea a vedere quello che sta succedendo in Libano in questi ultimi giorni. Mi vien la nausea quando vedo i bambini morire sotto le bombe, come è successo a Cana e come succede anche mentre scrivo.
La popolazione civile libanese sta pagando un tributo di sangue smisurato a seguito delle azioni di Hezbollah che hanno scatenato la durissima rappresaglia israeliana.
Quando si muove, Israele ci va giù pesante e, per stanare i cosiddetti terroristi, sta radendo al suolo il sud del Libano, causando morte a volontà. Non posso condividere questo atteggiamento. Non lo condivide la maggior parte del mondo, con il solito distinguo del cowboy Bush, che passerà alla storia come uno dei presidenti Usa più sciagurati, come quello che sta facendo detestare gli Stati Uniti quasi a tutti.
Israele dovrebbe fermarsi. Ma non intende farlo e la macelleria rimarrà aperta. Tutto questo, ribadisco, mi nausea.
Sono anche stufo di vivere in un mondo dove chiunque contesti un'azione israeliana viene bollato come antisemita. E' un'equazione miserabile. Mi inchino alla tragedia degli ebrei avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma aver rispetto e dolore per l'olocausto non implica giustificare qualsiasi scelta essi facciano.
Quindi lo posso dire senza vergogna: Israele sta esagerando, sta commettendo uno scempio schifoso. Oggi. Il passato è altra cosa.

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