venerdì, giugno 30, 2006

Il caldo condizionato


Sia benedetta l'aria condizionata! E' un balsamo che riduce
quasi a zero i fastidiosi effetti del caldo.Da quando l'ho installata, l'afa dell'estate mi fa molta meno paura. Basta notti insonni a rigirarsi sul materasso bagnato.
Basta inutili docce refrigeranti che vengono vanificate appena chiusa l'acqua e si inizia ad usare l'asciugamano. Basta umidità bestiale che rende la pelle appiccicosa e il semplice fare un movimento uno strazio.Insomma, sono favorevole all'aria condizionata. Non ho mai capito perchè diavolo d'inverno sia proibito soffrire il freddo e invece d'estate sia considerato snob combattere la canicola. Naturalmente, questa mia passione per il condizionatore non mi impedisce di usare il cervello (spero): non sparo mai a mille l'apparecchio e quindi se entrate in casa mia non troverete temperature artiche, ma solo un'aria asciutta e fresca.
Quanto basta per sopportare il caldo.Ora, potremmo discutere del fatto che i condizionatori si stanno diffondendo a macchia d'olio, che non sono più un bene di lusso, che ci stiamo viziando, che l'energia elettrica non basta e rischiamo il black-out. Tutto vero.
Ma è il progresso, bellezza. Purtroppo è così e dobbiamo iniziare a pensare ad un'Italia che
sempre più eviterà di soffrire il caldo. Serviranno delle politiche per rendere questo sostenibile, invece di ostinarsi a fare le crociate contro i condizionatori.
D'altra parte, l'avversione verso gli eventi atmosferici comuni si è nutrita anche per colpa di telegiornali scemi come "Studio Aperto" e compagnia che ne dedicano ampi spazi. Un tempo era risaputo che d'inverno fa freddo e d'estate fa caldo. Punto. E' così da sempre. Ormai invece si urla alla catastrofe ogni volta che la colonnina di mercurio si avvicina alla zero ("clima polare") o supera i 30 gradi ("temperatura rovente"). Cribbio, non sono notizie. Per me clima polare è se a Milano si finisse a -20°. Per me temperatura rovente sono 42° a Venezia. Per me una notizia è
avere 20° a Gennaio oppure 3° ad Agosto.E' così: non accettiamo più le stagioni. O, almeno, un certo tipo di informazione ci ha indotti a scandalizzarci del freddo invernale o del caldo estivo.
E a subire, immancabilmente, i consigli degli esperti (maledetti loro!) che ti spiegano che d'estate devi vestirti leggero, bere molto, non rimanere al sole nelle ore peggiori ed evitare sforzi.
Non ci fossero loro, uscirei in pieno Luglio con la sciarpa, il maglione di lana e il giaccone per fare una corsa di tre chilometri all'una del pomeriggio.

lunedì, giugno 19, 2006

Lost: cofanetto unico


Ho una passione per "Lost", la serie televisiva americana che è un successo in un sacco di Paesi. Mi piace, la trovo originale e coinvolgente. E, naturalmente, ne ho seguito tutte le puntate su Raidue (non ho Sky). Tale è la voglia di rivedere l'intera prima stagione che ho deciso di acquistarla in DVD. La cosa che non mi è piaciuta, però, è il fatto che la prima stagione sia arrivata "spezzata" in due cofanetti distinti. Quest'operazione commerciale non è successa solo in Italia, ma pure in Usa e UK.
Dal momento che non sopporto l'idea di avere una stagione televisiva divisa in due, avevo deciso di evitare l'acquisto confidando nella pubblicazione di un cofanetto unico.
Sono stato accontentato. Il 20 Settembre uscirà la prima stagione completa in un unico box con 8 DVD. Ne sono felice. Piccole soddisfazioni.

Abbiamo alzato troppo il gomito


Abbiamo alzato troppo il gomito. Ci siamo ubriacati di Mondiale e, appena la nostra squadra ha fatto una cosa buona, tutti ci siamo messi a festeggiare. Per alcuni sedicenti esperti, il Mondiale era praticamente in tasca. Poi, dopo la partita con gli Usa, torniamo con i piedi per terra. Non abbiamo nulla in tasca e, magari, quel Ghana che avevamo battuto rischia ora di mettere in crisi la nostra qualificazione agli ottavi. Abbiamo alzato troppo il gomito, in tutti i sensi. Serviva proprio, quell'intervento di De Rossi?Comunque, di queste questioni vive attualmente il Belpaese.

venerdì, giugno 16, 2006

Bandiere



Mi hanno sempre irritato, le manifestazioni estreme di nazionalismo. Capisco che l'identità di un popolo sia importante, ma l'eccessiva presenza di bandiere mi infastidisce.
Nulla di particolare, è solo un fatto di pelle. Quando vedo, nelle strade degli Stati Uniti, bandiere in ogni dove (compreso nelle chiese) sento, però, anche un senso di inferiorità.
Noi in Italia non facciamo così: non lo facciamo il 25 Aprile, non lo facciamo il 2 Giugno.
Non lo facciamo mai. Tranne in un caso: quando gioca la Nazionale di calcio. Che ai Mondiali tedeschi ha vinto con una squadra mediocre come il Ghana e già tutti i soliti commentatori nostrani si riempiono la bocca, manco avessimo già in tasca la vittoria.
Che ironia: il 25 Giugno di quest'anno, tra pochi giorni, voteremo un referendum per confermare o meno delle modifiche fondamentali alla nostra Costituizione. Modifiche che, se applicate, scolorirebbero un po' i colori della nostra bandiera. Come dopo un lavaggio sbagliato. E sembra non freghi nulla a nessuno.L'importante invece, per quasi tutti, è sapere come giocheranno Totti e compagni.
Che Paese strano, l'Italia: quella bandiera che serve solo per celebrare le gesta di una squadra di calcio viene esposta dai balconi negli stessi giorni in cui, lontano dal frastuono, altri lavorano per sfilacciarla. E magari, un giorno, buttarla veramente nel cesso.

Cose che accadono



Caspita com'è difficile tenere un blog!
I lunghissimi silenzi che seguono tra un messaggio e l'altro mi preoccupano. Ho forse fallito l'obiettivo? Che sia il caso di chiudere baracca e burattini?Ma no! Perchè mai? E' uno spazio mio e lo gestisco come voglio.
Quindi, continuerò a scrivere quando lo riterrò opportuno.
Intanto, una cosa importante è successa: è cambiato il governo. L'Unione, oltre due mesi fa, ha vinto le elezioni di strettissima misura. Prima di questo fatto, mi ero immaginato a scrivere fiumi di righe su questo evento, che ho atteso per cinque anni. Invece non ho avuto la forze di farlo. Motivo? Uscito di scena Berlusconi, mi è mancato il motivo principale per scrivere.
Meglio scrivere di questo governo. Mi sto chiedendo da giorni se, veramente, Prodi riuscirà a realizzare quanto ha promesso.
E soprattutto, se avrà veramente la possibilità di fare qualcosa.