venerdì, novembre 30, 2007

E Novembre se ne va

Oggi non sono andato al lavoro perchè hanno consegnato la cameretta di mia figlia. La trovo molto carina, dopo che per un'intera giornata sono rimasto isolato in salotto davanti al portatile, a fare esperimenti con ASP.NET.
Giorno di ferie passato in modo anomalo. E Novembre se ne va... Sento un tinitinnio di campanelle. Le renne stanno tornando. XMas is coming...

giovedì, novembre 29, 2007

L'Isola è di Manuela Villa

In questi giorni ho veramente poco tempo a disposizione, al punto che scrivere qualcosa mi risulta quasi impossibile. Comunque, rieccomi. Parliamo dell'Isola dei Famosi? Perchè no?
Come prevedibile, ha vinto la quinta edizione del reality Manuela Villa. Meritatamente, direi, per una serie di motivi:
1) E' rimasta per quasi tutto il tempo "da sola" (non considerando gli operatori) sull'Ultima Spiaggia, cosa che le ha attirato le simpatie della gente in maniera incondizionata. E' stato lo stesso effetto che si verificò per Sergio Muniz nella seconda edizione;
2) E' una donna testarda e senza peli sulla lingua. Nei giorni iniziali ha reso difficile la vita dei suoi compagni proprio per il suo modo di porsi, per il suo essere terribilmente rompiballe ma portatrice di idee e principi. Poche ambiguità, per lei. Molta schiettezza che piace;
3) E' una donna che ha combattuto buona parte della sua vita al fine di essere riconosciuta come figlia del Reuccio, il che ci riporta a romanzi popolari e via dicendo;
4) E' simpatica e rusticamente popolana. Non ammiccante e sensuale come Lory Del Santo ma rotonda e viscerale, genere di femmina che non si fa invidiare dalle altre donne, il che non è poco.
Bello anche il secondo posto di Debora Caprioglio, capace di arrivare alla fine col sorriso, senza rancori alla Arianna David o Fernanda Lessa. Se avesse vinto lei, credo che sarebbe stata una bella vittoria comunque. La Caprioglio, priva della protezione dell'Ultima Spiaggia, è rimasta una damina educata senza mai una sbavatura. Brava.
Va in soffitta questa quinta edizione, quelle delle poche riserve, dei "non-famosi" isterici, di Cecchi-Paone e dell'improbabile Malgioglio. Il tutto senza grandi clamori, senza bestemmie ceccarinesche o liti giunoniche stile Yespica-Elia. Le uniche volgarità, ahinoi, sono venute solo dalla bocca della Ventura. Che, comunque, rivince la sua sfida, facendo dell'Isola l'unico vero reality che, ad oggi, non ha ancora stufato del tutto.
Infatti, alla sola idea che, passate le feste, tornerà il Grande Fratello, un senso di nausea ci coglie...

venerdì, novembre 23, 2007

C'era una volta il conflitto di interessi

Credo che il post di ieri di Beppe Grillo sia esemplare e non meriti commenti ulteriori.
Quando scrive, partendo dalla legge elettorale:

"Nessuno che faccia una premessa, che dica che se si copiano i meccanismi elettorali di una democrazia bisogna adottarne prima le basi, i fondamentali.
Ed è un punto cardine in Germania, in Spagna, in Francia, in ogni Paese degno di questo nome, che non si può avere una presenza dominante nell'informazione e, allo stesso tempo, fare politica. Per gli altri partiti è come combattere contro il campione dei pesi massimi con un braccio legato dietro alla schiena.
Il fenomeno Berlusconi non è compatibile con la democrazia. I suoi giornali, le sue televisioni non sono compatibili con la sua presenza in politica."

dice una sacrosanta verità. E' tutto così maledettamente ovvio che fa rabbia vedere come venga ignorato. Ma il centrosinistra che fa? Gli affari propri, naturalmente. Per loro "c'era una volta il conflitto di interessi".

giovedì, novembre 22, 2007

Grandi manovre

Ai confini della realtà. Mentre, dopo l'inchiesta di "Repubblica", ci si stupisce del fatto che uomini Mediaset abbiano messo le mani sull'informazione Rai durante il quinquennio berlusconiano, grandi manovre politiche avvengono in questa giorni. Ora, sul discorso dell'influenza del Biscione dentro le linee della Tv di Stato, cosa c'è da stupirsi? Lo si sapeva. Lo aveva anche denunciato la Annunziata qualche tempo fa. Era ovvio che, da uomo più potente d'Italia, Berlusconi non avrebbe esitato a "normalizzare" la Rai a proprio vantaggio. E' il conflitto d'interessi, bellezza. Un'informazione addomesticata, un unico filo rosso in grado di collegare le testate giornalistiche Rai e Mediaset nonchè i palinsesti e le programmazioni potenzialmente dannose per la seconda era fatto noto. Ora si blatererà per un po'. Ma tutto rimarrà come prima.
Grandi manovre, si diceva. Silvio e Walter flirtano a cielo aperto. Dopo i vari niet della prima ora, il Cavaliere pochi giorni fa si è trasformato, ha inventato un nuovo partito in dieci minuti e, cambiando atteggiamento, si è reso più che disponibile al dialogo sulle riforme. Di più: addirittura disposto ad allearsi con il Pd. Walter il mago, lusingato, si mette a discutere, immemore di Bicamerali sabotate.
E Fini? Fini ruggisce, come di tanto in tanto fa. Ma è il ruggito di una tigre di carta, di uno che mai, negli anni, è riuscito ad imporre qualcosa di concreto all'alleato dispotico. Si parla di riforme, con Prodi alla finestra. Grandi manovre, grande Centro, Cosa bianca, nuove alleanze. Forza Italia (o quel che diverrà) a braccetto con il Partito Democratico.
E' questo che ci dobbiamo aspettare? Silvio e Walter insieme? Il proporzionale? Che accidenti sta succedendo?

martedì, novembre 20, 2007

El Partido del Pueblo

Ci mancava solo questa. Inutile, Silvio è un genio. I suoi avversari e i suoi alleati (?) possono solo chinare il capo dinnanzi a questo talento naturale, a questo vulcanico inventore di slogan.
Silvio disfa tutto e ricomincia da zero, rifacendosi una verginità politica alla faccia dei parrucconi. Come se gli ultimi 13 anni non ci fossero mai stati. Come se non avesse mai guidato il Paese. Come se cinque anni di un governo cicala in grado di dilapidare le risorse pubbliche, dall'avanzo primario al patrimonio, e premiare i disonesti fossero stati solo un'allucinazione. Silvio fa reset e si ripropone come il salvatore della patria. Alla guida del popolo.
Lui, accusato di populismo, ora il populismo sposa.
"Il Partito del Popolo delle Libertà", qualcosa di impensabile, retorico e sudamericano. Eppure in molti sono entusiasti. Altro che un cervellotico Pd intento a cercare un motivo per la sua esistenza. Tutt'altro: lui parla al popolo. Lui, che questo popolo ha affamato arricchendosi mentre l'euro arrivava e dimezzava gli stipendi. Lui che si faceva le leggi mentre l'industria andava a puttane. E adesso di nuovo, con vigore: sono il salvatore. L'unto. Il capo del Partido del Pueblo.
Inutile: è un genio. Non si può concorrere con lui. Si può, al limite, rinnovare il passaporto...

lunedì, novembre 19, 2007

Impegni...

Sono super-impegnato. Come sempre, quando c'è qualche problema in sospeso, il momento di risolverlo entra direttamente in concorrenza con tutti gli altri. Credo che, per qualche giorno, non riuscirò a scrivere molto sul blog. Farò il possibile...

venerdì, novembre 16, 2007

Cose edili

Venerdì trascorso a casa per l'adesione allo sciopero dei metalmeccanici. Ne ho approfittato per andare alla ricerca di un battiscopa in marmo che devo piazzare nella cameretta della bambina. Con mia grande frustrazione, non sono ancora riuscito a trovare il marmo del colore che mi serve, visto che devo solo rifare un pezzo del suddetto battiscopa e voglio evitare l'effetto patchwork. E' incredibile come si possano perdere delle mezze giornate per le cose apparentemente più semplici. Io poi non sono sicuramente tagliato per queste cose "edili" e le vivo sempre con una certa indolenza. Quando entro in questi negozi pieni di cemento e colle mi sembra di essere sbarcato su Saturno. Non ci capisco assolutamente nulla e faccio degli sforzi incredibili per cercare di interpretare i commessi che mi parlano dando per scontate le cose più elementari che, per me, sono come l'edizione in sanscrito del Baghavad-Gita. "Con cosa la posso attaccare?". "Con la colla, ovvio". "Si, ma quale?". "Quale? La solita colla, no?". No! Non lo so! Per me la solita colla è la Vinavil! Che fatica, 'ste cose!
Signori, per questi lavori non sono il tipo. Per me è già una conquista suprema riuscire a sostituire una lampadina...

giovedì, novembre 15, 2007

Capitalcomunismo

Domani sciopererò. I metalmeccanici protestano per il rinnovo del contratto e, ovviamente, non posso che prendere posizione. Questo è un Paese strano: abbiamo dei salari bassissimi e tutto costa moltissimo. E' il luogo dell' -issimo, insomma. In generale, lo schifo impera.
Abbiamo Confindustria che da anni protesta che il lavoro in Italia costa troppo e, di conseguenza, riceve un sacco di soldi in cambio. Solo per il taglio del cuneo fiscale, gli imprenditori dovrebbero voler Prodi santo subito. E invece non basta mai. Credo che, sotto sotto, i loro desideri siano questi:
- avere lavoratori che prestano opera gratis e sono disponibili a qualsiasi ora;
- non pagare tasse;
- avere tutti i diritti e nessun dovere;
- essere osannati dal popolo.
Credo che, a fronte di un informazione sempre più schierata a difendere questi interessi, questo piano, prima o poi, verrà realizzato. Con buona pace di tutti gli altri. E' il Capitalismo, bellezza. Peccato che in Italia, i nostri capitalisti non amino rischiare e il liberismo se lo mettano sotto le scarpe. Il Capitalcomunismo, insomma.

mercoledì, novembre 14, 2007

Profumo fuggito

Un tempo avevo un gruppo rock, nel quale militai per circa tre anni. Cose vecchie, cose da ragazzo. Abbiamo scritto assieme una dozzina di pezzi. Ieri ho ritrovato il testo di uno di questi, scritto da me. Non è un'opera d'arte, ma ho deciso di pubblicarlo qui in onore dei tempi andati, quando stavo dentro i Deliverance...
 
Profumo fuggito (1991)
 
S'incendiò
di colpo il sole
l'uomo si accorse di lei
Lui veniva
portando ferite
e negli occhi gli amici perduti
Volse a lei
con l'anima in mano
accanto un profumo fuggito
Le narrò d'altri tempi

Giorni di fuoco e paura
 
(rit.)
Se l'ambizione
porta guerrà sarà
un'emozione se l'amore ci avrà
Dei miei pensieri
sei padrona stasera

Tu non sai
ma poco lontano
l'aquila danza su noi
Le parlò
e quel sole moriva
poi l'incanto finì
lei fuggì
giurando fortuna
a quel soldato così
lui partì
e verso la luna
portò nel cuore quel si
 
(rit.)
Se l'ambizione
porta guerrà sarà
un'emozione se l'amore ci avrà
Dei miei pensieri
sei padrona stasera

martedì, novembre 13, 2007

Tutti amano Rino Gaetano

La fiction su Rino Gaetano si è conclusa ieri sera con un buon successo di pubblico. Non l'ho vista, ma da quel poco che ho percepito facendo zapping, mi pare che le vicende narrate siano state talmente romanzate da discostarsi enormemente dalla reale biografia del cantante.
Almeno, tutto questo ha riaperto l'interesse attorno a questo personaggio geniale scomparso troppo presto. In soli sei album, Rino Gaetano aveva già manifestato il suo grande talento e mi sono sempre chiesto quante altre belle cose ci avrebbe regalato con la maturità artistica. Invece nisba. Uno schianto e via. Però non è stato mai dimenticato ed è gran cosa, no?
Di lui amo in particolare due canzoni, "Aida" e "Mio fratello è figlio unico". Di questa, vi propongo quello che ho trovato su "YouTube".



lunedì, novembre 12, 2007

Buona sanità

Stamattina sono stato all'ospedale per un accertamento medico e sono rimasto piacevolmente stupito dall'efficenza e la cortesia delle persone che mi hanno visitato. Mi hanno spiegato dettagliatamente il piccolo problema che ho riscontrato e le misure opportune per risolverlo. Gentilissimi, puntuali e sorridenti. Mi hanno fatto spendere senza particolare sofferenza i 36,15 euro di ticket.
Abbiamo ogni anno parecchi episodi di malasanità e lo sappiamo, purtroppo, tutti. Ma, ricordiamoci che, all'interno degli ospedali, ci sono anche un sacco di ottimi professionisti che amano il proprio lavoro e lo svolgono nella maniera migliore, a dispetto delle inefficenze burocratiche, di gestione e di bilancio. Insomma, so di dire cose ovvie, ma la nostra sanità pubblica è tutt'altro che da buttare. Ci sono anche i dottori maleducati e saccenti, è ovvio. Ma, visto che amiamo tanto il Dr.House, dovremmo tollerarli un po'di più, no?

venerdì, novembre 09, 2007

I fiori mai sbocciati dal Muro

Oggi, chi è nato quel lontano 9 novembre 1989, compie 18 anni. Tanti ne sono passati dalla caduta del Muro di Berlino e dalla (simbolica) fine della Guerra Fredda. Di lì a poco, l'URSS si dissolse e il comunismo sovietico entrò a far parte della storia. Ricordo perfettamente quel giorno lontano e tutte le speranze che accese. Sembrava l'inizio di un'età dell'oro. I russi erano amici, ora. Cos'altro poteva turbare il nostro mondo, pronto al capitalismo di massa?
Già. Eravamo ingenui, purtroppo. Non avevamo capito che anche il capitalismo avrebbe portato i suoi mali, dalla globalizzazione scellerata alla sciagurata accoppiata guerra-affari. Non potevamo immaginare che un "nemico" si sarebbe poi materializzato in un altro modo.
18 anni dopo, il mondo non è decisamente migliorato. Per molti aspetti stiamo radicalmente peggio di chi aveva la nostra età in quel 1989. Senza considerare il fatto che il buon Putin, soprattutto per questioni elettorali, ultimamente sembra un po' nervosetto.
In particolare, ricordo che pochi giorni dopo la caduta del muro, mi capitò di intervistare per una radio la povera e indimenticabile Mia Martini che, riguardo questo, mi disse con gli occhi che le luccicavano: "nasceranno fiori meravigliosi". Disse proprio così: fiori meravigliosi.
Purtroppo no, Mimì. Anche tu avevi sperato invano. Ma quella bella metafora mi è cara perchè mi rammenta quell'incontro, la mia prima vera intervista. Sai, spero di vederli almeno io, un giorno, quei fiori.


giovedì, novembre 08, 2007

La Ventura sbrocca /2

Quello che si fa fatica a sopportare di Simona Ventura, protagonista incontrastata del suo reality "L'Isola dei famosi" è la claque adorante che applaude costantemente ad ogni sua sparata. Non importa quello che dice: insindacabilmente, lo studio fa la ola ad ogni sua uscita. E' successo un sacco di volte in passato (memorabile il suo scontro con la mamma di Domiziana Giordano) ed è capitato di nuovo ieri. Paladina di una giustizia prêt à porter, la signora della Tv non si risparmia ogni qualvolta le capiti occasione di dare delle "lezioni di vita" al prossimo. Lo fa ad ogni piè sospinto, sciorinando una serie di frasi fatte e luoghi comuni in grado di lasciare basito ogni persona dotata di un minimo di senso critico. Tranne la claque, ovviamente.
Dicevamo di ieri: la lady in rosso ha, probabilmente, toccato il fondo (per ora). La ragione è nota e si chiama Karen Picozzi, ultima uscita (volontaria) dall'allucinante set dell'Honduras. Dopo averla messa in croce appena otto giorni fa, augurandosi di fatto la sua eliminazione a favore di Miriana Trevisan, ieri la Ventura non ha esitato a difendere la concorrente di fronte ad un suo presunto ex-amante, tal Nunzio Piazza, che avrebbe spifferato ad un noto settimanale di gossip (Chi) i dettagli della loro relazione ai danni del marito (e dei figli, sottolinea la conduttrice). "Figlio di puttana", lo definisce. Apriti cielo: Nunzio Piazza telefona in studio per chiedere le scuse di SuperSimo che, supportata da un pubblico impazzito e da qualcuno che gli dà dello stronzo, non ci pensa nemmeno. La scena è incommentabile, ma potete godervela qui sotto. Simona Ventura insulta senza troppi problemi. Un unico commento: a prescindere da ogni cosa, la Ventura pare non capire letteralmente più nulla. Soprattutto che, al di là dei comportamenti del Piazza, dargli del "figlio di puttana" in televisione è stato indecoroso. Incivile. Doveva chiedere scusa per l'offesa e poi, casomai, pontificare. Non l'ha fatto. Anzi, ha rincarato la dose. Che dire? Tutto sommato, anche Stefano Bettarini avrà avuto le sue ragioni per far scoppiare il matrimonio, no?

Paraculi

In Italia, si sa, per ottenere successo nel lavoro di sono due strade:
1) Fare l'imprenditore. Questo consiste nel farsi un mazzo così, lavorare 18 ore al giorno (sabato e domenica compresi) e vivere costantemente con il timore che tutto vada all'aria. L'imprenditore deve farsi largo in un mare di squali, deve pagare (si spera) le tasse e, in sostanza, immolare la sua vita per l'azienda che ha costruito;
2) Essere un politico o amico di politici. Questo consiste nell'avere la strada spianata ovunque. Poter entrare dalla porta principale in posti di responsabilità della Pubblica Amministrazione o (dio abbia pietà) delle municipalizzate. Avere subito alti livelli e ottime retribuzioni. Potersi permettere anche di girarsi i pollici senza temere ritorsioni. Avere avanzamenti di carriera sbalorditivi a fronte di produttività quasi nulle. Avere visibilità ed opportunità da offrire ad amici, parenti e amici di.

Tra le due, la prima è una strada degna. E' quella per i veri vincenti. La seconda, tristemente, è per i paraculi che ronzano attorno ai piccoli rais con tessere di partito. Sono individui che disprezzo e mi danno la nausea. Odio il loro modo di essere. Detesto questa razza di parassiti che hanno il solo merito di aver leccato scarpe. Eppure ne è piena l'Italia. Sono i falsi vincenti, quelli che devono il loro posto a qualcuno. Quelli che ti fanno sentire un idiota, un inadeguato, uno che, nonostante le fatiche che fa, non riesce ad andare da nessuna parte.
Sono parìa. E, ahimè, ne vedo fin troppi intorno a me...

mercoledì, novembre 07, 2007

Chiarimenti

Berlusconi, a Sofia (Bulgaria), il a Sofia il 18 aprile 2002: "L'uso che Biagi, Santoro, ... come si chiama quell'altro ... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga".

Berlusconi, oggi, 7 novembre 2007:"Non c'è mai stato un editto bulgaro né ho mai detto che questi signori non dovevano fare televisione. Tutto e' stato sconvolto la verità è che io criticai, e la critica è ancora valida, come veniva usata la tv, soprattutto quella pubblica, pagata con i soldi di tutti e dissi che i dirigenti nuovi che verranno dovranno evitare che ciò si ripeta. Non c'era nessuna intenzione di far uscire dalla televisione e neppure di porre veti alla permanenza in tv di chicchessia. Quindi ancora una volta è stato tutto deformato dalla sinistra".

Chiarimenti, il giorno dopo la morte di Enzo Biagi. Chiarimenti da coccodrillo. Pardon, caimano. Berlusconi, di fatto, nega l'editto e lo tramuta storicamente in critica.Sono (quasi) certo, conoscendo il carattere del Cavaliere, che egli effettivamente non volesse cacciare nessuno, soprattutto il povero Biagi. Però sorgono delle domande: se così era, perchè mai non telefonò ai suoi zelanti uomini in Rai per fermare il volgare atto messo in piedi contro l'anziano giornalista? Perchè non chiarì immediatamente che non intendeva "farla pagare" a Biagi e gli altri?Sono più propenso a credere al fatto che Berlusconi, con il tempo, si sia pentito di aver provocato questa cosa ma, a quel tempo, far fuori tre pedine scomode potesse essere, tutto sommato, utile.Riguardo l'uso della Rai, poi, poteva essere anche una critica costruttiva. Ma, fatta dal proprietario dell'azienda concorrente, usata come una clava contro gli avversari, fu una cosa di pessimo gusto.
Suscita tenerezza vedere e ascoltare le belle cose che, con pacatezza e dolcezza, diceva Enzo Biagi: in queste ore scopriamo un patrimonio umano preziosissimo.Fa invece un po' nausea assistere ai ricordi di un sacco di colleghi. Tutti a lodarne la memoria. Nessuno però, in quegli anni difficili per lui, si prese realmente la briga di muovere un dito in difesa della libertà di espressione. Nessuno. Accettarono l'editto come fatto compiuto.

martedì, novembre 06, 2007

Senza Biagi

ENZO BIAGI (1920-2007)

Non sarà facile perdonare a Silvio Berlusconi il famigerato editto bulgaro con il quale, più per il servilismo di alcuni che per le reali intenzioni del primo, furono allontanati dal video tre personaggi di spicco del servizio pubblico. Fu una vergogna e lo fu in particolare per il decano dei giornalisti, quel gentiluomo di nome Enzo Biagi. Ci privarono così per lungo tempo della sua voce, della sua intelligenza e, naturalmente, delle sue indiscutibili capacità.Condannare al silenzio quel professionista anziano con la consapevolezza che la sua vita stava giungendo inevitabilmente al capolinea, fu un atto vile e incomprensibile. Biagi non fece un uso "criminoso" della televisione: fece il suo mestiere. L'atto criminoso, invece, fu metterlo da parte.Oggi Enzo Biagi è morto, ad 87 anni. Per fortuna era riuscito a tornare per un periodo in video, la scorsa stagione televisiva. Troppo poco, paragonato alla lunga assenza.Perdiamo un padre del giornalismo non urlato ma ragionato. Come si suol dire, senza Biagi siamo tutti un po' più poveri.

lunedì, novembre 05, 2007

Liberami

Liberami
dall'ozio, dai cattivi pensieri
dai ricordi dolorosi, dagli imbarazzi
dalle ore deserte, dalle abitudini
Liberami
dagli ingorghi stradali e mentali
dalle piccole avidità, dalle paure
dalle meschinità, dall'inadeguatezza
dai benpensanti, dai bigotti
Liberami
da questo cielo uguale a ieri
da questa siccità di idee
da queste certezza che flagellano
dal fare solo quel che è giusto
Liberami
Fammi volare
Sono stanco di strisciare
Voglio rialzarmi, caparbio
Liberami
Dammi aria e vento
Qualcosa che valga
Ora che tutto è fango

 

Bentornato, Luttazzi!

Come non essere d'accordo con Daniele Luttazzi? Come? Bentornato...

Siamo un paesello

Emergenza immigrati. Orribile delitto. Tutti si mettono a parlare. Fini fa il duro dall'Annunziata. Ma anche la sinistra non si risparmia. Veltroni nemmeno. Linea dura. Tutti i mass-media hanno la loro buona tematica da trattare per molti giorni. Dagli al rumeno. Fa notizia, quando l'assassino viene da lontano. E' catartico. Fa sembrare gli italiani brava gente davvero. Pacchetto sicurezza da approvare subito. Liberiamoci dal male, si dice. Buttiamoli tutti fuori, così diventiamo il paese dei balocchi. Banalità strillate. Povera Giovanna Reggiani, vittima di un atto osceno. Ma ora, sull'onda dell'emotività, la politica si muove tronfia e convinta di "salvaguardare gli italiani". Credo che un delinquente sia un delinquente e per questo vada punito senza riserve. Ma come si può dare una "carta d'identità" al male? Molti delinquenti, ad esempio, siedono nei consigli di amministrazione e sono italianissimi. Non è contestabile il voler mettere in sicurezza i cittadini. Invece lo è questo processo sommario che porta ad identificare il nemico in questo modo. Siamo un paesello. Proprio un paesello.

venerdì, novembre 02, 2007

Smascherato? /1

Ho un gran desiderio di smascherarmi...
Ho una gran voglia di uccidere AnimaKonfusa e, finalmente, uscire alla luce del sole. Non che la cosa possa avere importanza, per carità... ma, dopo circa due anni di vita, questo mio blog ha bisogno di un rinnovamento. Il titolo, "Pensieri di un'anima confusa" mi ha abbastanza rotto. Direi che è tempo di cambiare. Direi che è tempo di metterci la faccia.
Questo è un buon proposito che intendo portare in essere con l'anno nuovo. Salvo ripensamenti, ovviamente. Ci devo pensare ancora un po'...
Intanto inizierò, a breve, a cambiare titolo.

I miei telefilm

Queste sono le 7 serie di telefilm che seguo:
- Lost
- Battlestar Galactica
- Desperate Housewives
- Prison Break
- Ugly Betty
- Dr. House
- Heroes
Acquisto, naturalmente, i cofanetti Dvd. Inoltre, per alcuni di essi, mi "anticipo" la visione con i files divx gentilmente offerti da conoscenti. Questo per limitare l'intollerabile gap tra la produzione americana e l'arrivo nei negozi delle stagioni in Dvd. Ad esempio, di "Desperate Housewives" sono state trasmesse in chiaro da Raidue solo le prime due stagioni. Grazie ai divx, posso vedermi la quarta in contemporanea con gli Usa (con sottotitoli). Naturalmente, quando uscirà in Dvd, la comprerò, da buon collezionista.

giovedì, novembre 01, 2007

Zucche e dolcetti...

Ognissanti. Giorno di festa che trascorro in famiglia senza nulla di rilevante. Se non per un piccolo, curioso episodio. A parte la consueta telefonata di un call-center (stavolta era l'ennesima offertachestaperscaderequindisiaffretti firmata Tele 2), la cosa che segnalo è stata un suono di campanello alla mia porta. Apro e mi trovo davanti due ragazzini sui dieci anni che mi sorridono e mi dicono con innocenza: "Dolcetto o scherzetto?". Per un attimo il mondo mi crolla addosso. Dolcetto o scherzetto... a me, in Italia, qui e ora??? Incredulo e incapace di pensare a qualcosa di intelligente, sono scoppiato a ridere ed ho bofonchiato qualcosa tipo: "No... ragazzi... vi prego... grazie..." ed ho richiuso la porta letteralmente sconvolto. Dolcetto o scherzetto? Siamo arrivati a questo??? I ragazzini di oggi fanno il giro delle case ad Halloween?
So che si tratta di un episodio innocuo ma secoli di tradizioni italiane mi sembrano oggi precipitati nell'oblio in virtù di questa "cosa delle zucche". E, intanto, anche mia figlia, dalla scuola materna, mi ha portato in regalo una zucca e un fantasmino di carta. Ho tanta voglia di polenta, stasera...