sabato, maggio 05, 2007

Case & Chiesa


Mi è capitato di vedere ieri sera su La7 (una tv che sta crescendo proponendo delle buone alternative alla noia mortale delle solite reti) una parte del programma di Ilaria D’Amico, “Exit”. Si parlava di case: dai prezzi degli affitti a quelli delle vendite, rapportando il tutto alle disponibilità economiche della classica coppia di giovani che desiderano “metter su famiglia”. Il quadro dipinto è stato sconsolante: anche nelle periferie, ormai, per comperare un appartamento ci si deve praticamente impiccare ad un mutuo a vita, obbligati poi a dare alla banca delle garanzie imbarazzanti. I prezzi delle case, specie dopo l’avvento dell’euro, sono assolutamente fuori da ogni logica e puntano solo alle speculazioni.
Sentire poi che, per un autentico “buco” di 14 metri quadri, si chiedano 500 euro al mese in nero o che per un appartamentino di 45 metri quadri qualcuno abbia la faccia di chiedere 900 euro mi ha fatto venire il voltastomaco. Della logica di mercato me ne sbatto! Viva l’equo canone dei bei tempi! Porca miseria! Ma come fa un italiano medio a pagare certe cifre, con lo schifo di stipendi che ci sono in questo paese? Stipendi bassi (tra i più bassi d’Europa) e poi, perché siamo fighi, i prezzi più alti. Senza contare che un giovane non ha più la certezza di poter pagare la rata del mutuo, visto che la bellissima Legge Biagi (a proposito, Professore, soffre di amnesie, recentemente?) ha devastato ogni prospettiva, riportando il caporalato nel nostro paese.
Da tutto questo se ne deduce che metter su famiglia è diventato quasi impossibile.
Famiglia. Famiglia? Ma guarda un po’... a questo punto mi sono tornati in mente alcuni personaggi verso i quali un sacco di politici si inchinano… chessò, Ruini. O Bagnasco. O, accipicchia, Ratzinger. Loro parlano sempre di famiglia. “Difendere la famiglia”, dicono. Quella tradizionale. Il cuore della società. La famiglia.
Posso permettermi di suggerire una cosa? Se volete veramente difendere la famiglia, piantatela di fare le crociate contro i Dico. Dite una parolina, qualche volta, su quello che mina veramente la famiglia, o meglio il suo nascere: questo mercato del lavoro selvaggio e questo mercato dei beni fondamentali (la casa) che sfocia quasi nell’illegalità. Dite una parolina su questi temi, qualche volta. Dite che ci sono troppi furbi in giro. Troppa gente che affama il prossimo. Gente che poi magari viene a baciare i vostri anelli.
Fosse per me, abolirei il Concordato e smetterei di mettere in prima pagina ogni idiozia che vi riguarda. Ma, dal momento che siamo “terra di fedeli” (anche i mafiosi vanno in chiesa), devo rassegnarmi a continuare così. Ma almeno dite, in questi casi, anche qualcosa di utile.

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