giovedì, maggio 24, 2007

Maledetta informatica

Torno per l'ennesima volta sul discorso dell'informatica italiana. Mi sto rendendo conto di quanto questa professione mi sia caduta in disgrazia. Dopo anni e anni di lavoro (credo più che dignitoso), ritengo di aver dato tutto quello che potevo dare. In cambio ho ricevuto molto poco, visto che l'esperienza e il vissuto non contano nulla, almeno nell'azienda dove mi trovo.
Ho provato un po' di tutto, ho sviluppato sia per progetti entusiasmanti che per odiosi gestionali; mi sono diplomato e laureato in questa materia, quindi, oltre che sul terreno, posso vantare anche un background teorico. Ma credo di aver capito una cosa: per come è gestita in questo paese, per come il mercato non guarda per il sottile ma imbarca anche chi ha fatto due settimane di corso finanziato da chissà chi, l'informatica non paga. O, perlomeno, nella mia esperienza di lavoro, non ha pagato. Ergo, vorrei farla uscire dalla mia vita, vorrei non farne più la mia professione. Perchè è assurdo che chi è in grado di scrivere applicazioni multithreading o parser sia ridotto perennemente a gestire dati e form di input: infima manovalanza. Ed è ancora più assurdo che gente che non riesce a fare una banale interrogazione Sql possa permettersi di fare il capo. Sarà la mia azienda che fa schifo, probabilmente: uno schifo maggiore nello schifo generale.

L'informatica non paga. Ne hanno fatto una lavoro impiegatizio e, pertanto, spero che la si pianti di dire che questo paese non investe nella tecnologia: se non si investe nei tecnici, le cose non crescono da sole mediante le presentazioni PowerPoint.
Insomma, questo tipo di lavoro mi ha rotto. Vorrei guardare più lontano, fare qualcosa di diverso.
Ho dato molto all'informatica ed ho avuto poco. Missione fallita. Cambiare rotta, please.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi trovi perfettamente d'accordo
anche io son laureato in informatica, e sebbene io lavori in questo campo da poco la odio. le aziende sono quasi tutte aziende fuffa di outsourcing che ti vendono a clienti che a loro volta ti mandano da altri clienti... sopra un cretino che sviluppa come me ci mangiano un sacco di persone che non fanno nulla. mi sento un automa, che viene messo in una stanza quando serve. quando non serve più viene venduto a un altro cliente... non ci sono grosse prospettive di crescita, i contratti sono a progetto e fanno schifo... voglio aprire un bar su una spiaggia e scappare da qui :p

AnimaKonfusa ha detto...

caro anonimo, sei l'ennesima conferma che le cose italiane vanno in questo modo. All'estero, chi fa il nostro lavoro vede riconosciuta la propria dignità (ed è pagato molto meglio).Qui l'informatica è trattata solo come manovalanza e poi i politici ci parlano di "investire sulle tecnologie". Meglio, molto meglio, aprire quel bar sulla spiaggia. Fammi un fischio. :)