lunedì, maggio 21, 2007

Svoltare /3 (accidenti, che flop!)

Sono tornato al lavoro da una settimana, dopo il periodo di congedo che è stato un balsamo per il cuore. I lavori in casa sono terminati e, pur avendo ancora un sacco di cose da spolverare e riportare alla luce, una certa normalità domestica è ricomparsa.
Attualmente mi trovo in una specie di vicolo cieco: fallita l'impresa con i miei ex-colleghi, ho dovuto obtorto collo riprendere quest'esistenza da pendolare, avanti e indietro da un posto di lavoro che detesto. L'azienda che mi paga ogni 27 del mese è ormai insopportabile, considerando anche che non ho nulla di specifico da fare. Non mi ricordo più nemmeno qual è stato l'ultimo progetto sensato al quale ho partecipato. Vivendo di fatto grazie ad una convenzione, la mia società non ha mai dato troppo peso alle cose da fare e alla soddisfazione dei propri dipendenti.
Sembra che tutti vivacchino senza prospettive o ambizioni. I più rampanti cercano di mettersi in luce non sicuramente per le loro qualità, quanto per il fatto di fingere di saperla lunga.
Tutto quello che mi deprime, qui dentro, è sempre attuale. Non ho risolto i miei problemi di lavoro e mi stupisco del fatto che, spesso, mi sembra di aspettare che le cose si mettano a posto da sole. E' un atteggiamento di rassegnazione che non mi piace ma che, apparentemente, rifiuto di evitare.
Questo 2007 doveva portare una svolta, facendomi uscire da quest'azienda. Invece, per ora, sono ancora qui. Sempre più annoiato, incattivito, deluso e demotivato. Mi tiene in piedi il fatto che, per la prima volta dopo 3 anni di stand-by, non ho più alcun motivo per restare; il 2007, inoltre, non è nemmeno a metà.

Nessun commento: