venerdì, novembre 09, 2007

I fiori mai sbocciati dal Muro

Oggi, chi è nato quel lontano 9 novembre 1989, compie 18 anni. Tanti ne sono passati dalla caduta del Muro di Berlino e dalla (simbolica) fine della Guerra Fredda. Di lì a poco, l'URSS si dissolse e il comunismo sovietico entrò a far parte della storia. Ricordo perfettamente quel giorno lontano e tutte le speranze che accese. Sembrava l'inizio di un'età dell'oro. I russi erano amici, ora. Cos'altro poteva turbare il nostro mondo, pronto al capitalismo di massa?
Già. Eravamo ingenui, purtroppo. Non avevamo capito che anche il capitalismo avrebbe portato i suoi mali, dalla globalizzazione scellerata alla sciagurata accoppiata guerra-affari. Non potevamo immaginare che un "nemico" si sarebbe poi materializzato in un altro modo.
18 anni dopo, il mondo non è decisamente migliorato. Per molti aspetti stiamo radicalmente peggio di chi aveva la nostra età in quel 1989. Senza considerare il fatto che il buon Putin, soprattutto per questioni elettorali, ultimamente sembra un po' nervosetto.
In particolare, ricordo che pochi giorni dopo la caduta del muro, mi capitò di intervistare per una radio la povera e indimenticabile Mia Martini che, riguardo questo, mi disse con gli occhi che le luccicavano: "nasceranno fiori meravigliosi". Disse proprio così: fiori meravigliosi.
Purtroppo no, Mimì. Anche tu avevi sperato invano. Ma quella bella metafora mi è cara perchè mi rammenta quell'incontro, la mia prima vera intervista. Sai, spero di vederli almeno io, un giorno, quei fiori.


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