giovedì, dicembre 20, 2007

Buon Natale, Italia

Se il Natale serve a qualcosa, di certo serve per invitarci alla ricerca dell'equilibrio, della serenità. Cerchiamo di fermarci, in queste giornate, riflettendo sulle cose che contano veramente. Per capire che sono sempre le stesse: la famiglia, gli amici, gli affetti. Paradossalmente il tutto accade proprio nei giorni dell'opulenza e delle spese esagerate. Acquistiamo cose per le quali non saremmo disposti a morire mentre ci confrontiamo proprio con quelle per le quali doneremmo la vita.
Buon Natale, Italia. Ne hai un gran bisogno. Siamo circondati da piccoli e grandi orrori, da morti bianche sul lavoro e da politici incapaci di dare risposte. Aggrappati alle intercettazioni tra Silvio e Saccà, esempio lampante del potere e del lecchinaggio. Aggrappati al teatrino consueto che usa la parola riforma ad ogni piè sospinto al fine di stordirci e di allontanarci dalla realtà delle cose. Con gli aumenti, ennesimi, che ci aspettano ad alberi smontati. Come se l'unico nostro compito fosse quello di pagare di tasca nostra l'incapacità di un sistema a reggersi ancora in piedi. Buon Natale, Italia. Povera nostra nazione agonizzante, dove restare diviene, mese dopo mese, un atto di coraggio. O di incoscienza. Avremmo bisogno, sul serio, di una bella redenzione.

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