giovedì, dicembre 13, 2007

Tir: revoca del blocco

Tre considerazioni sulla revoca del blocco degli autotrasportatori:
1) Gli scioperanti hanno ottenuto 70 milioni in più nei prossimi tre anni (30 subito) e uno sgravio sui pedaggi. Il governo non ci ha pensato due volte per di far finire la protesta ed è sceso a patti. In pratica, si è calato le brache. In altri posti non sarebbe successo, o almeno non così presto. Memorabili gli scioperi dei camionisti francesi e la dura risposta del loro governo. Qui da noi non si riesce a tenere la barra a dritta. Pagheremo noi contribuenti questi benefici ai bestioni della strada;
2) E' incredibile quello che è successo: non so se la colpa sia dei mass-media sempre pronti ad urlare alla catastrofe ma, nel caso sia vero, com'è possibile che in soli due giorni di protesta, l'Italia sia caduta in ginocchio? Negozi vuoti, supermercati senza generi di prima necessità, farmacie senza medicinali, allevamenti senza mangimi e via dicendo... praticamente una situazione da periodo bellico in sole 48 ore. Pazzesco. Uno si chiede: dove sono finite le scorte? Esiste ancora il concetto di scorta? Devo credere, allora, che ogni giorno sulle nostre stade viaggi un Tir per portare il mangime per i polli o le aspirine alle farmacie? Ogni giorno? Ma che, scherziamo?Già, probabilmente scherziamo e qualcuno, come di consueto, ha fatto il furbo. Magari imboscando il latte nel retrobottega. In alternativa, in caso di una vera calamità, moriremmo di fame in quattro giorni;
3) Gli sciacalli non mancano mai. I prezzi sono aumentati subito, manco fossimo stati sotto i bombardamenti. In particolare la benzina: stiamo pur certi che il prezzo non calerà subito per via del ritorno alla normalità. Ci vorranno settimane e, comunque, non tornerà quello precedente. L'avidità di una buona parte di chi ci vende le cose non aspetta che questi momenti per tornare alla ribalta.
Tre considerazioni tra le tante che si potrebbero fare. Caso chiuso per questo ennesimo x-file italiano.

Nessun commento: