venerdì, luglio 17, 2009

Italia 2009 /2

Mi sembra incredibile come, ormai, ci siamo abituati a tutto senza battere ciglio.
Ritoccano l'età pensionabile delle donne. Torniamo al nucleare. Ci dicono che ci sono ancora molte cose oscure sulle stragi del '92-'93, dalle quali nasce la Seconda Repubblica. Torna lo scudo fiscale, ottimo strumento per il riciclaggio di denaro sporco a prezzo modico e gestito dallo Stato, alla faccia delle promesse di Tremonti e dei proclami per regolare la finanza marcia. Sappiamo che il Pil è a -5,2% e che il debito pubblico è alle stelle. Il prezzo della crisi lo pagano solo i lavoratori. I disoccupati aumentano e, a Settembre, un esercito di cassintegrati non vedrà più un euro. Papi non ha mai chiarito nulla sulle escort e, in più, ci ha raccontato decine di balle a riguardo. Le entrate fiscali scendono di 4 miliardi. Il 50% degli italiani, secondo le dichiarazioni dei redditi, guadagna meno di 15 mila euro e la loro palese evasione non verrà mai scoperta. Il Capo dello Stato firma una legge sulla sicurezza mostruosa e si limita a qualche osservazione.
Mi fermo qui, anche se la lista potrebbe continuare.
L'unica morale che si ricava è questa: l'Italia continua ad essere il paese del bengodi per i furbi che lucrano alle spalle dei fessi, ossia i lavoratori a reddito fisso e i (pochi, pare) lavoratori autonomi onesti. Ci sarebbe da urlare. Ci sarebbe terreno fertile per un opposizione tenace e non per un Pd perso ormai nei temi congressuali, nella lotta intestina tra Franceschini, Marino e Bersani e i loro ispiratori non tanto occulti.
Il tutto condito, come dice Travaglio nell'ultimo Passaparola, nella litania del Presidente della Repubblica che invita ad abbassare i toni. Ma come? Ma se siamo in presenza di una pace terrificante da mesi! Il Cavaliere dovrebbe già essere a casa ed invece tutto tace. L'informazione ha la museruola. Si limita a cantarne le lodi. Come se comportarsi civilmente al G8 lo avesse reso uno statista. Già: è nauseante sentir parlare di "successo personale" del premier al G8 de L'Aquila solo perchè non ha provocato imbarazzo internazionale. Non ha fatto battute su Obama, non ha toccato qualche culo o, chessò, scoreggiato. Siamo talmente abituati alle sue stravaganze (eufemismo) che vederlo in atteggiamenti civili ci sembra già un trionfo. Che amarezza.
Intanto, in tv, si parla del caldo.

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