giovedì, gennaio 21, 2010

Italia 1992 - Italia 2010

Io me la ricordo, Tangentopoli. Mi ricordo il tifo per il pool di Milano, l'odio viscerale per una classe politica ladra, corrotta, ingorda e scellerata. Ricordo il livore per gente come Poggiolini e De Lorenzo. La copertina di "Tv Sorrisi e Canzoni" con Di Pietro e il titolo "Forza Tonino!". Ricordo i cappi in Parlamento da parte della Lega Nord. Gli editoriali al vetriolo di Feltri. Gli anatemi di Fini. Le monetine a Craxi. I fischi, la caccia alle streghe. Ricordo Paolo Brosio davanti al tribunale prendere ordini da un eccitatissimo Emilio Fede. Il neonato Tg5 che viveva della cronaca di Mani Pulite. Ricordo tutto.
E oggi vedo un Di Pietro considerato un eversore e un Craxi riportato al rango di grande statista, come se non fosse vero che aveva RU-BA-TO. Lui e tanti altri. Vedo Bossi fare il garantista, Feltri attaccare la magistratura. Vedo e mi sembra di essere finito sulla Luna. L'Italia del '92 è morta. L'Italia del 2010 è allucinante. Una Tv di merda e un branco di politici senza pudore hanno distrutto tutto quello che di buono Mani Pulite aveva portato. L'Italia del 2010, come quella degli ultimi 15 anni, si è via via dimenticata del suo rancore per i politici e della solidarietà per i magistrati. Nel '94 il decreto Biondi non passò nemmeno in un'estate con i mondiali americani, perchè agli italiani venne il vomito.
Ieri è passato al Senato il cosiddetto "processo breve", la più vergognosa delle leggi ad personam che, grazie ad una spregiudicata retroattività, permetterà all'Unto di farla franca ancora una volta. E con lui, un sacco di delinquenti. E gli italiani, senza estate e senza mondiali, non battono ciglio nemmeno in un inverno di crisi profonda come questo. Siamo ormai talmente rincoglioniti che possono farci di tutto e ne siamo contenti.
Verrà il giorno in cui la storia darà un giudizio sereno su questi anni cupi, su questi giorni indegni, su questa arroganza senza vergogna. Darà un giudizio sull'Impunibile e la sua claque di parlamentari senza principi, senza valori. Darà un giudizio sereno sul berlusconismo. Non
sarà un giudizio filtrato dal Minzolini, Fede, Mimun o Belpietro. E, sono certo, sarò un giudizio severo. C'è da vergognarsi a far storicamente parte di questo periodo. Di quest'orrida Italia del 2010.

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