lunedì, gennaio 16, 2006

L'orgoglio italiano?



Anche se sono trascorsi parecchi giorni, mi ritrovo spesso a pensare al messaggio di fine anno del nostro Presidente della Repubblica.Un messaggio, velatamente malinconico, di un uomo che prende commiato da un ruolo istituzionale che lo ha reso caro alla maggior parte degli italiani. Credo che il settennato di Ciampi sia stato equilibrato e sobrio: grande merito ma anche limite del suo operato. Avrei voluto vederlo incazzato, qualche volta.
Del suo discorso, purtroppo, un paio di cose mi hanno infastidito. Mi soffermo su una in particolare: ha sottolineato il concetto di "orgoglio nazionale". L'orgoglio, quindi, di essere italiano.Mi sono interrogato su questo e mi sono accorto che io non sono particolarmente orgoglioso di essere figlio del Belpaese.Credo che da troppo ci nascondiamo dietro i luoghi comuni: si mangia bene, abbiamo avuto Leonardo Da Vinci, abbiamo un patrimonio artistico enorme e via dicendo.Oggi, per me, l'Italia è un paese morto. Morto. Abbiamo i trasporti che non vanno, le strade collassate; non produciamo nulla di veramente competitivo; abbiamo una classe politica che si scanna tutto il giorno in televisione, accusandosi reciprocamente e non venendo a capo di nulla; abbiamo un sistema di carriere che premia solo i raccomandati; abbiamo un'evasione fiscale allucinante e chi non paga le tasse è considerato furbo, anzichè incivile.
Siamo succubi di una Chiesa che cerca di dettare ai politici l'agenda, mettendo in discussione le conquiste sociali fatte o da fare.
Siamo scivolati in fondo a quasi tutte le classifiche mondiali di competitività.L'euro è stato introdotto e, subito, i soliti furbi hanno raddoppiato i prezzi e non siamo riusciti a far nulla per evitarlo.
Insomma, l'Italia va male. Oggettivamente, e non solo perchè si vuol fare la Cassandra.
Ergo, come essere orgogliosi di tutto questo? Come sentirsi fieri?
Ringrazio il Presidente per averci provato. Ma non bastano le parole per risollevare il morale.

Nessun commento: