martedì, maggio 22, 2007

Ascolta il tuo curato


Che vorrei vivere in uno stato laico l'ho detto più volte. Che abbia perso la speranza di vedere la Chiesa tenersi fuori dalle scelte politiche è altrettanto vero.Oggi, infatti, le prime pagine dei giornali escono con le parole che il nuovo presidente della Cei, Mons. Angelo Bagnasco, ha pronunciato alla prima assemblea da lui presieduta. Anche il quotidiano che compro abitualmente, La Repubblica, apre così:"Bagnasco: allarme povertà".Mi chiedo come possa essere possibile che le parole di un alto papavero delle gerarchie ecclesiastiche e, quindi, rappresentante di una delle tante religioni del globo siano così fondamentali da meritarsi tanto spazio. Credo sia un problema culturale: ci inculcano fin da piccoli di ascoltare quel che dice il prete, senza discutere. Questi sono i risultati.Solo in Italia succede che, se parla Bagnasco, va in prima pagina. Un po' come un ayatollah, no? Scivoliamo verso una blanda teocrazia, lo ribadisco.Senza contare che altri leader religiosi, come ad esempio il Dalai Lama, capace di dire parole di pace e armonia sicuramente diverse spanne al di sopra di Bagnasco e del dogmatismo anacronistico dell'attuale pontefice, i giornali non se li filano mai. Inutile, siamo un popolo bigotto alla ricerca perenne della benedizione del curato.

P.S. - On. Fassino, ma lo vuole veramente fare il Pd?

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