mercoledì, giugno 13, 2007

Lasciateci gli innocenti temporali estivi

Il clima sarà anche impazzito ma, di sicuro, gli uomini si sono decisamente rincoglioniti molto di più. Al di là degli allarmi sui cambiamenti climatici, bisognerebbe anche avere un minimo di razionalità e separare la normalità dall'eccezione. Ma, dannazione, gridare "al lupo, al lupo" paga in termini di interesse sociale.
Assisto sbigottito al modo in cui i meteorologi televisivi e soprattutto gli isterici giornalisti stiano trattando il tema: è moda di quest'anno parlare solo della "tropicalizzazione del clima" e degli "sconvolgimenti climatici" al punto che qualsiasi innocente, comune, banale temporale estivo sia ormai diventato solo ed esclusivamente un sintomo della malattia del pianeta. In altre parole, se un tempo arrivavano d'estate le nuvole nere e cominciava a piovere a dirotto, si abbandonavano le spiagge per correre al riparo da qualche parte. Ed era anche divertente. Oggi, invece, pur correndo sotto gli scrosci, dobbiamo anche preoccuparci che è colpa dell'effetto serra.
Ma per carità! Mi ricordo benissimo gli aquazzoni che arrivavano quand'ero in spiaggia in anni non sospetti come il '77 o il '79. Li chiamavamo solo "temporali estivi" ed era normale, era ovvio che ci fossero. Adesso, invece, è un continuo allarme.
E' vero che delle anomalie esistono (ad esempio ai poli) ma che addirittura non possa più esserci un temporale è pazzesco!
E' la stessa filosofia per cui se a Dicembre ci sono -2° siamo "in Siberia" e se ad Agosto le colonnine segnano 31° è "caldo infernale".
Stiamo creando panico. Inoltre, nella convinzione che conosciamo i dati meteo da relativamente poco e che nessuno può dirci com'erano le estati del, chessò, 1641 o 1273, credo che, fondamentalmente, ci sia un sacco di gente che parla a sproposito. E che, fondamentalmente, molti nella comunità scientifica brancolano nel buio.
Perchè e sempre così: non si sa mai, con certezza, che tempo farà.

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