mercoledì, agosto 15, 2007

Ferragosto, grano e grana

Ferragosto italiano 2007. Spiagge gremite, voglia di divertimento, gavettoni killer che imperano. Intanto, i giornali riportano con in insistenza che, al rientro, scatteranno degli aumenti notevoli: oltre che sui soliti luce e gas, stavolta toccheranno pure i generi alimentari di largo consumo. Ossia pane, pasta, pizza, dolci, latticini, uova e pollame: tutti dovrebbero subire rincari intorno al 20%). Per il cibo, dicono, aumenti obbligati: colpa del clima, dell'utilizzo dei cereali per biocarburanti e dell'aumento della richiesta.
Per Federalimentare ci sono stati l'aumento del 60% del prezzo dei cereali nell'ultimo anno, gli scarsi raccolti di grano e appunto, le grandi quote di cereali per produrre carburanti. Insomma, i granai sarebbero vuoti.
Ora mi chiedo: fino a quando continueranno a fare i furbi? A parte il fatto che paghiamo già i generi alimentari almeno un 15% in più rispetto agli altri paesi europei (loro non si cibano?), è chiarissimo che si tratta dell'ennesima speculazione per spillare ancora soldi ai consumatori. Non a caso, Coldiretti ha affermato che tali aumenti sono assolutamente ingiustificati e che, per ogni euro di pasta acquistata, solo 5 centesimi finiscono in tasca all'agricoltore che fornisce il grano. Inoltre, Coldiretti sostiene che la produzione di frumento duro nel 2007 in Italia è addirittura aumentata rispetto allo scorso anno dello 0,9 per cento e ricorda anche che, dal campo alla tavola, i prezzi aumentano di 15 volte per il pane, 20 per la pasta fresca e 70 volte per i dolci.
Quindi? E' una balla concepita a vantaggio della distribuzione e di tutta quella fottuta filiera, tra cui, naturalmente, c'è il caro commerciante che aumenta i prezzi sempre con disinvoltura.
Cazzo, com'è possibile che, in certi bar, chiedano anche 11 euro per una coppa gelato?
Commercianti e fornitori: si attaccano a tutte le scuse, ma i furbi sono sempre loro! Loro hanno raddoppiato i prezzi ai tempi del change-over, loro hanno fatto sparire i centesimi da 1 e 2 (c'è qualcosa che costa ancora 1,31 euro o 3,47 euro?), con la scusa di toglierci dalla palle le monetine ma di fatto mettercelo in quel posto. Loro che hanno i Suv e piangono miseria, dicendo che sono rapinati dallo Stato.
Quando sento, quindi, che il suddetto Stato che recupera 5,4 miliardi (+58% dallo scorso anno!) di evasione appena aumenta di poco gli accertamenti e che su 10 esercizi, 8 non emettono lo scontrino, trovo solo conferme che mi convincono che sto dalla parte giusta. Porca puttana, sarebbe ora di beccarli tutti! Godo, a queste notizie! Faccio la ola!
E' questa la strada: le tasse si pagano, bellezza! E se insieme alla lotta all'evasione buttiamo nel cesso anche i parassiti che succhiano sangue alla nazione (V-day!), magari qualche speranza di entrare nel presente esiste, per la nostra Patria malata.

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