martedì, agosto 14, 2007

Finale memorabile

Il finale de "Il Padrino - Parte III" mi ha sempre dato i brividi. E' un epilogo duro, spietato e cruento, che demolisce il personaggio di Michael Corleone nel momento esatto in cui la figlia Mary viene assassinata al posto suo. Come non emozionarsi alla vista della maschera di dolore che si dipinge sul volto di Al Pacino? E' una prova d'attore che da sola vale l'intero film. Il suo "silent scream" (urlo silente), che sembra possa durare per l'eternità, è stato paragonato all'"Urlo di Munch". Poi, con un colpo da maestro, Coppola, dopo la tragedia, ci proietta nel futuro a farci vedere la triste morte di Michael.
Come non rimanere attoniti assistendo alla fine del boss che, sommerso dai ricordi e dal rimorso per i troppi errori commessi, viene colto da infarto e muore in solitudine in Sicilia? Non c'è una parola, non c'è un' inquadratura ravvicinata: la macchina è fissa e Pacino è quasi fuori campo.
Come poi non dire della musica? L'"Intermezzo" della Cavalleria Rusticana di Mascagni è quanto di più struggente e tragico si possa immaginare in questo contesto. Capolavoro.
Lo ripeto, un finale memorabile per un film, invece, nettamente inferiore ai primi due capitoli.

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