lunedì, ottobre 15, 2007

Blog Action Day

Questo post fa parte del Blog Action Day di questo 15 ottobre 2007.


Non abbiamo un pianeta di riserva, mi sembra ovvio. Le fantasie di molti scrittori di fantascienza che parlavano di colonizzazione della galassia, per ora, non sembrano prendere forma concreta. Pertanto, ci resta solo la cara e vecchia Gaia, la Terra.
A volte sembra che ci si dimentichi che è la nostra casa: ogni essere vivente che la popola vi è nato e vi morirà. Questo fatto ci accomuna tutti. Ci vede tutti sulla stessa zatterona, uomini e animali. Vista dallo spazio, la Terra è una bella sfera blu e noi siamo tutti, indissolubilmente, terresti.
Mi torna in mente quella domanda che Reagan fece a Gorbaciov durante il primo colloquio del disgelo: “Presidente, ma se ci attaccassero gli alieni, lei si unirebbe a noi nella lotta per la difesa della Terra?”. Ecco: abbiamo un pianeta da difendere. Ma comincio a credere che il pianeta non debba sempre fare la figura della vittima sacrificale perchè, stiamone certi, in una vera battaglia tra noi e la Terra, sarebbe l'umanità a lasciarci la pelle mediante una bella estinzione globale. Spariti noi, la natura riprenderebbe lentamente il suo posto. Magari anche migliorando, salendo un gradino della scala evolutiva.
Forse è meglio pensare che, piuttosto che agire per difendere il pianeta quasi fosse una nostra concessione, dovremmo farlo perchè è l'unico modo per garantirci la sopravvivenza.
Perfetto: credo che, ragionando in termini egoistici (e in questo siamo tutti bravi), potremmo aumentare la nostra consapevolezza nei riguardi dell'ambiente: difenderlo per sopravvivere. Se l'ambiente collassa, noi siamo tutti fregati. Tutti noi, figli di Gaia.

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