giovedì, novembre 22, 2007

Grandi manovre

Ai confini della realtà. Mentre, dopo l'inchiesta di "Repubblica", ci si stupisce del fatto che uomini Mediaset abbiano messo le mani sull'informazione Rai durante il quinquennio berlusconiano, grandi manovre politiche avvengono in questa giorni. Ora, sul discorso dell'influenza del Biscione dentro le linee della Tv di Stato, cosa c'è da stupirsi? Lo si sapeva. Lo aveva anche denunciato la Annunziata qualche tempo fa. Era ovvio che, da uomo più potente d'Italia, Berlusconi non avrebbe esitato a "normalizzare" la Rai a proprio vantaggio. E' il conflitto d'interessi, bellezza. Un'informazione addomesticata, un unico filo rosso in grado di collegare le testate giornalistiche Rai e Mediaset nonchè i palinsesti e le programmazioni potenzialmente dannose per la seconda era fatto noto. Ora si blatererà per un po'. Ma tutto rimarrà come prima.
Grandi manovre, si diceva. Silvio e Walter flirtano a cielo aperto. Dopo i vari niet della prima ora, il Cavaliere pochi giorni fa si è trasformato, ha inventato un nuovo partito in dieci minuti e, cambiando atteggiamento, si è reso più che disponibile al dialogo sulle riforme. Di più: addirittura disposto ad allearsi con il Pd. Walter il mago, lusingato, si mette a discutere, immemore di Bicamerali sabotate.
E Fini? Fini ruggisce, come di tanto in tanto fa. Ma è il ruggito di una tigre di carta, di uno che mai, negli anni, è riuscito ad imporre qualcosa di concreto all'alleato dispotico. Si parla di riforme, con Prodi alla finestra. Grandi manovre, grande Centro, Cosa bianca, nuove alleanze. Forza Italia (o quel che diverrà) a braccetto con il Partito Democratico.
E' questo che ci dobbiamo aspettare? Silvio e Walter insieme? Il proporzionale? Che accidenti sta succedendo?

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