giovedì, novembre 08, 2007

Paraculi

In Italia, si sa, per ottenere successo nel lavoro di sono due strade:
1) Fare l'imprenditore. Questo consiste nel farsi un mazzo così, lavorare 18 ore al giorno (sabato e domenica compresi) e vivere costantemente con il timore che tutto vada all'aria. L'imprenditore deve farsi largo in un mare di squali, deve pagare (si spera) le tasse e, in sostanza, immolare la sua vita per l'azienda che ha costruito;
2) Essere un politico o amico di politici. Questo consiste nell'avere la strada spianata ovunque. Poter entrare dalla porta principale in posti di responsabilità della Pubblica Amministrazione o (dio abbia pietà) delle municipalizzate. Avere subito alti livelli e ottime retribuzioni. Potersi permettere anche di girarsi i pollici senza temere ritorsioni. Avere avanzamenti di carriera sbalorditivi a fronte di produttività quasi nulle. Avere visibilità ed opportunità da offrire ad amici, parenti e amici di.

Tra le due, la prima è una strada degna. E' quella per i veri vincenti. La seconda, tristemente, è per i paraculi che ronzano attorno ai piccoli rais con tessere di partito. Sono individui che disprezzo e mi danno la nausea. Odio il loro modo di essere. Detesto questa razza di parassiti che hanno il solo merito di aver leccato scarpe. Eppure ne è piena l'Italia. Sono i falsi vincenti, quelli che devono il loro posto a qualcuno. Quelli che ti fanno sentire un idiota, un inadeguato, uno che, nonostante le fatiche che fa, non riesce ad andare da nessuna parte.
Sono parìa. E, ahimè, ne vedo fin troppi intorno a me...

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