giovedì, gennaio 03, 2008

Sempre con ottimismo

"Verso la catastrofe, ma sempre con ottimismo".
Così Beppe Grillo ha chiuso il tradizionale discorso di fine anno dal suo blog. Sposo in pieno la sua idea di un secondo V-Day contro l'informazione, perchè in Italia è veramente scandalosa.
Sono stato un lettore di "Repubblica" per oltre vent'anni ma, in questi ultimi mesi, fatico a leggerla e la compro con meno assiduità, preso atto del suo appiattimento verso il Partito Democratico. Mi ha nauseato la campagna a favore del dialogo tra i Poli iniziato da Veltroni.
Ma come? Un giornale che per anni ha attaccato Berlusconi, ne ha evidenziato la pericolosità democratica e lo spaventoso conflitto di interessi, oggi ne parla come di un autorevole interlocutore?
Il PD è un enigma. Lo è in queste ore, quando la Binetti fa il coro a Bondi parlando di revisione della 194. Probabilmente Walter il mago se la caverà con un "siamo con chi difende la 194 ma anche con chi la vuole superare", ennesima affermazione cerchiobottista che porta da nessuna parte.
Verso la catastrofe, dice Grillo. Si fa meno fatica a credere a lui che all'appello all'impegno che ha fatto il Presidente Napolitano, in un pur apprezzabile discorso, sobrio e lucido. L'attuale inquilino del Quirinale è assai meno retorico di Ciampi: il suo stile mi piace. In generale, ho apprezzato il suo discorso: che altro poteva dire?
Ho apprezzato però meno il suo saluto al pontefice. Era necessario? Perchè dobbiamo sempre dare l'impressione di starcene a sovranità limitata? Era necessario nominare Benedetto XVI in un discorso di fine anno del Presidente di uno stato laico?
Il giorno dopo, con cortesia, Ratzinger ricambia il saluto da Piazza San Pietro, all'Angelus. Poi partono gli scud, con Ruini che parla di 194 e via dicendo. E lo stesso papa che tesse ancora le lodi della famiglia, unica cura contro i mali del mondo. Continuano le prove tecniche di teocrazia. E' bizzarro che, tra Kenya e Pakistan, tra morti bianche e diritti umani negati, le gerarchie ecclesiastiche continuino a prestare tanta attenzione a quella parte del popolo italiano che vorrebbe qualche diritto civile in più.
Verso la catastrofe. Probabile, specie con un Prodi assediato da chiunque, incapace di trasmettere i risultati ottenuti sul fronte del risanamento e le proposte per mettere qualche euro in più nelle nostre tasche. Di tutta quest'esperienza di governo, il Professore è probabilmente uno dei pochi ai quali non riconosco colpe particolari.
Gennaio è arrivato. Il freddo è arrivato. Il 2008 è arrivato.
L'Italia annaspa ancora e profuma di spazzatura bruciata, provenienza Napoli.
Sempre con ottimismo.

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