martedì, aprile 29, 2008

The Queen is back

La Regina è tornata, con il suo undicesimo album da studio, "Hard Candy", ultimo lavoro per la Warner a seguito del divorzio dalla sua casa discografica storica.
12 brani nuovi (13 in Giappone, con la bonus track "Ring my bell"), anticipati qualche settimana fa dal singolo "4 minutes" che la vede duettare con Justin Timberlake.
Per questo ritorno, quasi tre anni dopo il successone di "Confession on a dancefloor", Madonna ha voluto andare sul sicuro e, anzichè cercare qualche giovane talento come negli ultimi lavori, ha messo al suo servizio quattro nomi che sono una garanzia nell'hip-hop e l'R&B: in primis Pharrell Williams, autore della maggior parte dei brani, e poi il già citato Justin Timberlake e l'inseparabile Timbaland per finire con Kanye West.
Risultato? Un album contemporaneo con reminscenze (vaghe) dei decenni scorsi. Sicuramente un lavoro gradito ai fan di vecchia data ma anche orientato ai giovani. Il problema è che, utilizzando questi nomi, il tutto ha il difetto di aver un che di "già sentito". Da chi? Da Nelly Furtado, da Gwen Stefani, da Britney Spears e da un sacco di altre sue sedicenti eredi che hanno ricevuto la benedizione di tali autori/produttori. Quindi, stavolta, Madonna non stupisce. Si conforma. La Regina cambia ma imita. Un passo falso, anche se il lavoro è discreto e (pare) destinato al successo. Ma siamo lontani da "Confessions" o dallo stesso "American life" del 2003 che, nonostante il flop, era forse il disco più personale e meno commerciale della signora Ritchie.
Ho comprato "Hard Candy" e lo ascolto volentieri. Ma mi emoziona meno di altri. Mi è successo lo stesso con Vasco. Che io stia invecchiando?
Dio salvi la Regina.

VOTI
"Candy Shop" : 7
"4 Minutes": 8
"Give It 2 Me": 8.5
"Heartbeat": 7.5
"Miles Away": 9.6
"She's Not Me": 6.5
"Incredible":"6
"Beat Goes On": 7
"Dance 2night": 8
"Spanish Lesson": 4
"Devil Wouldn't Recognize You": 9
"Voices": 7/8

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