martedì, maggio 13, 2008

Chiamala se vuoi opposizione

Chiamala se vuoi opposizione. Non ho mai visto tanto appiattimento. Non ho mai visto tanta soddisfazione nel ricevere il placet del Cavaliere.
Giustamente, Berlusconi governerà. Ma potrà farlo con molta serenità, se questi sono gli albori della legislatura. Un'opposizione morbida si prefigura. Walter il mago è pronto al dialogo. Sembra quasi un benedetto dall'Unto. Ha fatto il Governo Ombra, il Veltroni. Già, perchè vivrà all'ombra del Cavaliere supremo.
Guardate come tutti si sono allineati a stigmatizzare il comportamento di Marco Travaglio da Fazio. Certo, forse ha esagerato nei toni. Non si possono lanciare accuse del genere senza contraddittorio. Ma il neo Presidente del Senato, Renato Schifani, ha querelato e basta. Le televisioni hanno parlato di "frasi di Travaglio" senza farle risentire. Si accusa Travaglio senza ripetere ciò che ha detto. "Accuse pesanti" e non ti dicono quali sarebbero queste accuse. Solo chi ha visto Fazio sabato scorso lo sa. Oppure chi gira su YouTube.
Tra tutti, solo Tonino Di Pietro si è distinto, solidarizzando con Travaglio e biasimando la finta opposizione del Pd. Tonino, ti voglio sempre bene.
Ora, massimo rispetto per Schifani, in virtù della carica che ricopre. Ma è inaudito che un giornalista non possa dire più nulla di scomodo senza che la Casta si chiuda a riccio. Che nessuno possa uscire dal coro che canta su spartiti confezionati e dire quello che pensa, anche insinuando. Siamo o non siamo una democrazia? O l'essere eletti ti pone al di sopra di ogni giudizio? Nessuno può esser certo che le accuse di Travaglio abbiano un fondamento. Ma levare gli scudi nascondendo poi le accuse stesse, che senso ha?
 
Sul Pd, cito Paolo Ferrero:
"Che Berlusconi dopo aver vinto le elezioni provi a realizzare il suo programma senza conflitti mi pare normale. E' l'obiettivo di ogni governo. Il problema è la reazione del Pd che invece di contrastare i contenuti di questo progetto pare intenzionato al dialogo emendativo. Si ha addirittura l'impressione che il pd cerchi di trarre la propria legittimazione proprio dal riconoscimento che gli viene da Berlusconi".
 
 

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