giovedì, agosto 14, 2008

Guerra alla rete?

Internet va stretta, a chi non tollera troppo la libertà. I nostri politici, più volte, hanno mostrato nervosismo nei confronti della rete: non la possono controllare e quindi ne hanno paura. Emblematico il caso di queste ora, ossia il blocco di The Pirate Bay, il popolare sito di ricerca di files torrent, fonte notevole per gli appassionati del p2p. E' successa la stessa cosa anche per Columbo-BT. Entrambe le cose per volontà del Gip di Bergamo. Due blocchi, due censure. Preventive, per giunta. La difesa del diritto d'autore, argomento legittimo ma discutibile, è stata la motivazione per chiudere l'accesso a questi siti. Segno che contro il p2p, nel Belpaese, si è aperta un'offensiva senza precedenti.Ma non è la questione di porre un limite al download illegale ad essere inquietante. La cosa che preoccupa è che si operi in questo modo in un Italia, unico caso in una democrazia. All'estero hanno un ulteriore motivo per sbeffeggiarci.
Che faranno, ora che hanno iniziato? Se Mediaset ha intentato una causa a YouTube, rea diffondere video relativi a programmi delle reti del Biscione, quale sarà la mossa definitiva, dato che il padrone di queste emittenti è anche il capo del governo? La chiusura di YouTube per gli italiani?
Ora, Mediaset ha un potere immenso tra le mani: dopo aver narcotizzato la Rai (mediante la politica), bloccato un vero terzo polo con il boicottaggio di La7 (2001), imposto un rivale a Sky (digitale terrestre, legge Gasparri), aumentato a dismisura gli spazi pubblicitari a danno degli altri media (ancora legge Gasparri), garantito una Rete4 fuorilegge ai danni del titolare della concessione (Europa 7), può scendere in guerra anche contro Internet. Non certo bloccando la rete mondiale, ma tagliandola ai sudditi italiani, evitando così che possano uscire dalla logica del duopolio. Ripeto, non è il blocco di siti d'ispirazione "pirata" a preoccupare. E' il blocco dei siti come concetto.
Dove puntiamo? Se tutto ciò che è "scomodo" potrà essere chiuso, aspettiamoci attacchi continui ai bloggers, ai siti dei giornali e a tutto quello che permette la libera circolazione delle notizie, del pensiero, dell'arte. Il Grande Fratello è qui.

da "The Pirate Bay"
Fascist state censors Pirate Bay

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