lunedì, agosto 11, 2008

Su Dio

Gradirei, prima o poi, che si passasse da un tipo di affermazione al suo opposto.
Intendo da:
"Dio esiste ma forse no"
a:
"Dio non esiste ma forse si".
Mi piacerebbe, insomma, che non si partisse dall'idea che un Creatore esista ed intervenga, che i miracoli si verifichino, che tutti noi si faccia parte di un "progetto divino" e via dicendo, ma dall'esatto contrario, ossia dalla negazione della divinità con apertura a valutare eventuali prove della sua esistenza.
Per anni sento i credenti pretendere rispetto per la loro religione e, nel mio piccolo, cerco sempre di portarne. Ma inizio a diventare nervoso quando tali credenti non portano nessun rispetto per noi atei. Odio quel modo di guardarci con commiserazione, come fossimo dei pazzi irrazionali. Quando, fino a prova contraria, le visioni non le abbiamo esattamente noi.

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