venerdì, febbraio 20, 2009

Sanremo 2009 - Terza serata

Bella. Che dire altrimenti di questa terza serata del 59mo festival? Bella perchè diversa, spassosa, improvvisata e contro la solita liturgia che si consuma all'Ariston ogni anno.
Massì, non prendiamoci troppo sul serio!  Ed ecco quindi sfilare i dieci ragazzi (ragazze, soprattutto) della categoria Proposte abbinate ai loro padrini. Ed è una grande festa della musica.
Tutti insieme, nel giro di poche ore, abbiamo avuto Riccardo Cocciante, Pino Daniele, Burt Bacharach, Mario Biondi, Zucchero e i Sorapis, Lucio Dalla, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri e Lelio Luttazzi.
Ci sono stati momenti di autentica gioia artistica. Bravissima anche Gabriella Pession e bravo pure il bel Thyago Alves, tanto siamo generosi con tutti.
Si ricorda Oreste Lionello, si ricorda il povero Reitano con delle belle parole della Vanoni. C'è pure Kevin Spacey, anche se non si capisce mai in quale contesto si inseriscono questi divi del cinema.
Bravo Bonolis: hai riportato la musica al centro, hai pulito Sanremo dai vecchi vizi. Ora basterebbe solo selezionare canzoni migliori e sarebbe fatta. Già, perchè di gran cose, pure quest'anno, non ce ne sono.
Le migliori stanno tra i giovani (Karima, Molinari, Arisa, Ayane). Le stecche peggiori ripartite tra i due schieramenti (Pravo, Canzian).
Tasti dolenti? La durata. Finire all'una e mezzo di notte è un reato. E poi, naturalmente, i ripescaggi, avvenuti con il televoto. Terribili: al di là dello spettacolo, i gusti musicali di chi vota sono (per ora) senza speranza.
Tornano infatti Al Bano e Sal Da Vinci (Napoli non manca mai, nel voto televisivo). Fuori del tutto Zanicchi (tiè) e le cose forse più interessanti: Afterhours (non poteva che essere così, per loro, al festival), Nicolai e Di Battista (perchè?) e Tricarico (si rifarà alla radio, alla faccia delle dalessiate).
Comunque gli ascolti sono molto alti anche per la terza serata che, di solito, segna il passo. Vittoria di Bonolis, sconfitta delle cassandre: il Festival è vivo.
 

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