giovedì, marzo 26, 2009

Come Dio comanda

Fatterelli di questi giorni. Il Cavaliere è ormai al top della forma, pronto all'investitura di sovrano assoluto con il congresso che sancisce lo scioglimento (evaporazione?) di An dentro il Pdl. Berlusconi sta organizzando tutto:le siglette, gli interventi, le nomine, il catering. Comanda lui, senza se e senza ma. Silvio pascià, lo sfotteva Travaglio.
Sarà questo clima, ma il Grande Statista si fa vedere molto in giro, va in treno ad Alta Velocità e parla, parla, parla. Il decreto casa non si fa. Non si allargano i centri, solo le villette. Anzi no. Il decreto lo vuole. Tentano di affossarlo in tanti, ma il sovrano non desiste. Tutto 'sto casino per allargare Villa Certosa, probabilmente.
Qualche sparata: bisogna lavorare di più. Poi rettifica: intendevo chi ha un lavoro, deve lavorare di più. Chi perde il lavoro si dia da fare, non stia con le mani in mano. Consiglio da buon padre di famiglia, solo che se hai appena perso il lavoro, sentire qualcuno che dice di muovere il culo te le fa girare.
Il Parlamento? Dovrebbero votare solo i capigruppo. Infatti "adesso in Parlamento si è lì con due dita ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non si conosce nulla. Quando ho fatto il paradosso del capogruppo che vota per tutti era per dire che gli altri sono veramente lì non per partecipare, ma per fare numero". Fare numero. Ha ragione, davvero. E' un numero costoso, per i contribuenti onesti. Ma potrei dirlo io, non lui che è dentro le istituzioni.
A Fini girano: "non irridere il Parlamento", dice. E lui: "cado dalle nuvole". Cabaret. Non pago, ne ha pure per Obama: "io sono più pallido anche perchè è tanto che non vado al sole. Lui è più bello, giovane e più alto". Lo dice simpaticamente, ovvio. Ma il riferimento alla pelle di mr.Barack sembra un'ossessione, per il nostro.
Insomma, è insuperabile. Prende tutto per scherzo. Si fa serio solo quando deve relazionarsi con la Chiesa. Allora lì, poche giuggiole. Il Parlamento ci sta confezionando una leggina niente male. Tranquilli, non moriremo più. Sarà vietato. Alimentazione ed idratazione forzate, mica come la Englaro.
Nel resto del mondo, quando parlano il Papa o Bagnasco, si limitano ad una noticina e ad una scrollata di spalle. Un po' come si fa con dei vecchi nonni che ti ricordano sempre di uscire con il maglione di lana per non buscarsi un malanno. E noi usciamo come ci pare. Qui no. Qui si rimane a bocca aperta ad ascoltare cotale saggezza e si corre a provvedere ai desiderata. "Fare presto", comanda Bagnasco. Eccola qui, eminenza. Le piace? Mai più casi Englaro. Ora, tutti in vita, fossero anche ridotti ad un fagottino tiepido. Come Dio comanda.
Siamo davvero convinti che il classico luogo comune "bisogna restare in Italia per combattere per i diritti e cambiare il nostro Paese" sia un concetto intelligente? Non sarebbe meglio andarsene?
P.S. - Ieri, a "Che tempo che fa", Roberto Saviano mi ha regalato una serata meravigliosa. Grazie.

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