giovedì, settembre 10, 2009

Fallimenti

Nella mia sempre frequente ricerca di un nuovo posto di lavoro, considerando che di star qui proprio non ne posso più, al punto da iniziare a somatizzare l'ansia, continuo a trovare conferma di come il mercato sia preda di queste famigerate Agenzie (Manpower, Umana, Adecco, Bway, etc.) che, di fatto, svolgono la funzione che una volta veniva chiamata caporalato. Non è solo l'ICT (maledetta) italiana a soffrirne, ma un po' tutti i settori. Ormai, per trovare un posto, ti devi mettere nelle mani di questi personaggi succhiasangue. Parassiti legalizzati grazie alla Legge 30, altro regalo del Cavaliere al paese. Gente che ti manda nelle società a sgobbare, guadagnando sulle tue spalle al solo disturbo di girare qualche carta.
E le tipologie di lavoro? A progetto, tipicamente. Tre-quattro mesi. Rinnovabili.
Siamo veramente finiti a puttane (tanto va di moda). I giovani sono fregati ed hanno accettato di sopravvivere tra un call-center e l'altro. Noi quarantenni ci stiamo rendendo conto di aver fallito tutto, incapaci di aver preso un ruolo concreto. Ci limitiamo a rimpiangere Goldrake e gli anni '80 e non siamo cresciuti mai. Il Paese rimane nelle mani di ultrasessantenni arraffoni che non si fanno da parte finchè non schiattano. Gente già pensionata ma copiosamente compensata pur di non mollare. Ecco, loro, dai politici in giù, sono quelli che mettono alle corde tutti gli altri.
Che hanno fatto i sindacati, in questi ultimi decenni? Com'è possibile che sia tornato il caporalato senza che loro lo impedissero? E la sinistra che ha fatto?
Leggetevi gli annunci di lavoro e constatate quanto profondamente hanno fallito. E' un paese per vecchi. Hanno fatto il '68 e volevano cambiare il mondo. Potevano almeno preservarlo com'era, invece di ingoiarselo.

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