martedì, settembre 15, 2009

Fuoco alle polveri

Da qualche settimana si è dato fuoco alle polveri. In altre parole, il Cavaliere ha deciso di usare le maniere forti e di togliersi di dosso quella ingombrante casacca di democratico che, a dispetto di tutto, ha cercato di tenersi. Ora, circondato da un sacco di nemici e dalle ripercussioni dello scandalo escort nonchè da potenziali problemi giudiziari all'orizzonte (inchieste di mafia che risorgono dagli anni '90, pronunciamento della Consulta sul Lodo Alfano), è passato all'attacco con tutta la sua potenza di fuoco. Il fido Feltri è il sicario in azione: prima Boffo dell'Avvenire, poi Fini. Il presidente della Camera, dopo un primo attacco del "Giornale", ha subito un nuovo colpo basso attraverso un editoriale nel quale, in fondo, si cela una minaccia simil-mafiosa.
Che cosa sia questa faccenda a "luci rosse" del 2000 non è dato saperlo, ma Feltri la conoscerebbe. O, comunque, avrebbe gli strumenti per fabbricarla.
L'avvertimento è chiaro: Fini non deve più manifestare il suo pensiero se questo non collima con quello del Capo Supremo e del suo referente diretto, il Senatùr Bossi. Pena il killeraggio finale tramite la stampa di famiglia.
Povero Fini: è rimasto un uomo solo. D'altra parte, era inevitabile: incapace per quindici lunghi anni di smarcarsi veramente da Berlusconi, ha subito la stessa fine di tanti altri che hanno provato l'abbraccio con lui. Vittima della mantide (neppure tanto religiosa, ormai) L'errore fatale è stato quello di far digerire An dentro il Pdl, che altri non è che una versione expanded di Forza Italia. Ora non ha nemmeno più i suoi.
La forza di Berlusconi è, a prescindere, sbalorditiva. Fermo restando che il resto del mondo assiste incredulo al suicidio di una democrazia per fatti che altrove avrebbero portato alla pubblica gogna del suo leader, bisogna ammirare la capacità dell'Unto di spuntarla sempre e comunque. Opposizione? Cancellata. Informazione? Addomesticata. Giustizia? Narcotizzata. Siamo ora in piena Egocrazia e, sono convinto, il meglio deve ancora venire.
Ad esempio, stasera assisteremo ad uno show senza precedenti, nel salotto di Vespa. Nello speciale di "Porta a porta", a favore del quale "Ballarò" e "Matrix" sono stati fermati, il Cavaliere della prima serata si battezzerà titano definitivo: il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, l'uomo invidiato da tutto il popolo italiano (che vorrebbe essere come lui), l'infaticabile incantatore di femmine avvenenti, ci racconterà come, grazie alla sua mano santa, il terremoto de L'Aquila sia stato vinto e come i cittadini siano stati benedetti da lui e le sue nuove e confortevoli case. Un spot colossale ad uso e consumo dei suoi commossi elettori. Un appuntamento televisivo imperdibile, sia per la narrazione delle gesta dell'eroe sia per i fiumi di bava che verranno versati ai suoi divini piedi.
E poi? Visto che passa questa, passerà anche la normalizzazione di Raitre e di Annozero: lo Statista è in guerra e non può più permettersi di concedere un fortino al nemico. Non è più tempo per discutere: ora Santoro va imbavagliato, Fazio privato della Lucianina irriverente, Report affondato. Anche Floris ha già ricevuto il messaggio.Siamo alla battaglia delle battaglie, all'Armageddon finale.
Ripeterò fino alla noia e finchè ci sarà concesso di farlo: quell'uomo andava fermato prima. Quando ancora si poteva. Ora è tardi. Il film, a questo punto, dovremo vederlo tutto. Dalla sala, ormai, è vietato uscire in anticipo.

1 commento:

brother74 ha detto...

Chi è causa del suo mal pianga se stesso... Fini, alla fine, ha avuto quel che si meritava, dopo tanti anni passati a far da zerbino. Dall'altra parte un doveroso plauso,finalmente, a Franceschini che rifiuta di partecipare alla pagliacciata di Porta a Porta (cosa che avrebbero dovuto fare tutti gli esponenti di sinistra già da molti anni). Triste chiosa finale per il "baffetto" D'Alema, storico alleato del ducetto, che per l'ennesima volta si dice favorevole all'apertura di un dialogo con la maggioranza... Chi è causa del suo mal, pianga se stesso...