martedì, gennaio 12, 2010

He's back

E' tornato l'uomo dell'Amore, con il suo bel calendarietto nuovo targato 2010.
Una serie di brevi considerazioni:
1) Per l'ennesima volta, chi ha creduto al dialogo resta interdetto: l'agenda, come sempre, la detta lui e, in primis, ci si occuperà di riformare la giustizia, spina nel fianco del Re, che da sempre mal la sopporta. Processo breve (anche per le persone giuridiche, tipo, ad es. Mediaset!), Lodo Alfano costituzionalizzato, legittimo impedimento, immunità parlamentare e chi più ne ha più ne metta;
2) Torna in voga, in vista delle elezioni regionali-comunali, la somma balla delle tasse e delle due aliquote. Tutte, naturalmente, a favore dei ricchi come lui o di chi le tasse già non le paga. Gli altri, quelli a reddito fisso, ci guadagneranno una pizza;
3) Nessuna parola sui fatti di Rosarno, dove abbiamo assistito all'anticamera di una pulizia etnica, di una caccia all'uomo che potrebbe piacere a qualche leghista e, probabilmente, pilotata dalla 'ndranghta;
E' tornato l'uomo dell'Amore e già mi torna l'orticaria. In questi giorni di sua assenza, chissà come mai, mi pareva che il mondo fosse più vivibile, l'aria più respirabile.

P.S. - Quanto è accaduto a Rosarno è terrificante. Le opinioni espresse da alcuni esponenti del governo pure. La violenza degli emuli del Ku-Klux-Klan, liberi di sparare pallini in quello che dovrebbe essere uno stato civile è angosciante. "Italiani brava gente" è una cazzata storica. Vorrei chiedermi cosa siamo diventati. Temo, invece, che ci siamo solo rivelati per come, in fondo, siamo.

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