venerdì, febbraio 19, 2010

Sanremo 2010 - Terza serata

Credo che il Sanremo formato Clerici possa insegnare a tutti quelli che verranno come dovrebbe essere un Festival: dedicato esclusivamente alla musica. La sua conduzione, sebbene a volte pasticciata, è veramente innovativa: Antonella è sempre sola sul palco, non ha valletti o spalle e si limita all'essenziale, ossia a guidare la serata annunciando le canzoni. Sono lontani anni luce i protagonismi baudiani, gli inutili commenti sui vestiti della mora/bionda di turno, la presenza di divetti di vario genere o di comici succhiaminuti. C'è pure meno pubblicità. Evitando il superfluo, finalmente rimane solo la musica. E, nonostante la tanta carne al fuoco, si riesce a terminare pochi minuti prima dell'una: un record, visto il numero di presenze. Ci fosse stato Baudo, si finiva oltre le due. Serata piacevole, anche se non sublime. Alle 21.50 hanno già cantato i cinque big eliminati, ossia Cutugno (stonato più che mai, forse per la presenza di Belèn Rodriguez), Valerio Scanu (con l'Amica Alessandra Amoroso), il trio Pupo-Principe-Tenore (con le Divas), Nino D'Angelo e Maria Nazionale (con Sparagna e le Voci del Sud) e i Sonohra (con Dodi Battaglia). Via al televoto, il cui esito sarà agghiacciante.
Il cuore della serata, ovviamente, sono le esibizioni dei sette grandi nomi della musica: Elisa (strepitosa), Miguel Bosè, Fiorella Mannoia, Edoardo Bennato (che bel momento!), Carmen Consoli (che commuove, specie per la presenza della Regina 91-enne Nilla Pizzi), Riccardo Cocciante (straripante, troppo) e Francesco Renga (il solito antipatico). Tutto scorre bene, concluso poi dal duetto Elisa-Mannoia in "Almeno tu nell'universo", che riporta il ricordo di Mimì all'Ariston. Teatro che omaggia, naturalmente, anche la vecchia Nilla Pizzi, stralunata e acciaccata, vittima dell'età avanzata ma ancora in grado di cantare, intonatissima, la sua "Vola colomba". Onore alla Regina.
Si corre poi, che è tardi, troppo tardi. E, infatti, la prima dei giovani è minorenne ed è già passata la mezzanotte: niente diretta per lei ma un triste video delle prove. E' panico e successiva polemica. Giudizi:

Jessica Brando - Dove non ci sono ore: presenza virtuale, canzone caruccia (6.5)
Nicolas Bonazzi - Dirsi che è normale: passabile (6-)
La Fame di Camilla - Buio e luce: non mi piace (5)
Tony Maiello - Il linguaggio della resa: il bellino di X-Factor non mi convince (5)
Romeus - Come l'autunno: buono l'arrangiamento (6.5)

Niente di che, tra le nuove leve. Passano la Brando (per ricompensarla della beffa?) e Maiello (eccheppalle, con 'sti volti tv!).
Dopo gli esiti dela Nuova Generazione, la busta si apre per i recuperi, ed ecco lo shock, anche se è quasi l'una: ritorna in gara Scanu (l'esercito di Amici inizia a farsi sentire, speriamo non fino alla finale) ed era previsto. Ma, orrore, torna in gara anche il trio Pupo-Principe-Tenore, il che è scandaloso, visto che è la canzone più brutta in assoluto di questo Festival e probabilmente tra le più atroci dell'intera storia sanremese. Chi diavolo li ha votati? E perchè?
Con questo dubbio, vado a nanna. Stamattina, scopriamo che gli ascolti tengono molto bene, con il 46% di share. La Clerici ha superato l'esame.

Nessun commento: