giovedì, febbraio 18, 2010

Sanremo 2010 - Seconda serata

Ad Antonella Clerici va riconosciuto il merito di chiudere anche la seconda serata in orario umano. Ringraziamo lo scampato pericolo di fare i nottambuli anche quest'anno.
Si apre col can-can parigino, si rimane incantati dinanzi alla bellezza e alla classe di Rania di Giordania, si sorvola sui tre tenorini diventati piccole star in Usa, complice Quincy Jones e il dubbio remake di "We are the world". Antonellina se la cava bene e molto meglio dell'esordio. Ci scappa anche la gaffe (?), prima di lanciare la pubblicità: "adesso la do!". Ma va benissimo, sdrammatizza il rito. C'è anche la Hollywood di "Avatar" con Michelle Rodriguez, nota anche come la Ana Lucia della seconda stagione di Lost. C'è pure la musica, nel Festival della canzone.
Scorrono tutti i big e il riascolto giova ad alcuni, meno ad altri.
Verso la fine, è il turno dei primi cinque giovani, votati poi dai musicisti e dall'immancabile televoto. I miei giudizi:

Nina Zilli (L'uomo che amava le donne) - (8)
Broken Heart College (Mesi) - (4)
Mattia De Luca (Non parlare piu') - (6)
Jacopo Ratini (Su questa panchina) - (7)
Luca Marino (Non mi dai pace) - (6--)

Passa la Zilli e mi va bene. Passa il noioso Marino, al quale avrei preferito di gran lunga il più originale Ratini. Ma tant'è.
Finale di serata con i nomi degli altri due esclusi dei big: Sonohra e, udite udite, Valerio Scanu. L'effetto "Amici" dell'anno scorso potrebbe non funzionare stavolta. Però, se per i Sonohra potrebbe essere finita qui (c'è un Nino D'Angelo che potrebbe rientrare), sicuramente Scanu sarà recuperato stasera. E magari, poi, finire sul podio. Non al primo posto, però. Oramai si sa l'esito, guardando la tracklist della compilation che esce domani: quest'anno vincerà un donna. E, precisamente, Irene Grandi.

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