mercoledì, aprile 07, 2010

B&B

La cena di Arcore tra i due vincitori, Berlusconi e Bossi, si è risolta con la più cinica delle spartizioni: al Cavaliere la riforma della Giustizia e alla Lega tutto il resto. Sapere che il disegno della nuova Italia è stato affidato ai lumbard mette a disagio, per usare parole morbide. Gente come i Bossi (il Senatùr e la trota), Calderoli e compagnia decideranno come dovrà essere il Paese. Spero che il Pd non partecipi alle riforme "condivise", anche se Max sarà già al lavoro per inciuciare a più non posso.
L'unica cosa di rilievo è il fatto che Silvio abbia gettato la maschera: a lui interessa solo la Giustizia. Una volta che avrà messo la museruola ai magistrati, avrà compiuto la sua vera missione, iniziata con la discesa in campo del '94: liberarsi di tutte le grane giudiziarie che, se non avesse fatto il politico, lo vedrebbero ospite delle galere patrie. Finalmente si è rivelato: non era qui per salvare la Patria ma per salvare se stesso.
Prospettiva? Opposizione evaporata a breve (quel po' che c'era), riforme che spianeranno quel po' di buono rimasto e poi l'ultimo atto, nel 2013: Silvio al Quirinale e Umberto a Palazzo Chigi. Default permettendo, naturalmente.
C'è quasi da sperare che il mondo finisca nel 2012, come dice qualche credulone.

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