mercoledì, maggio 30, 2007

It's no sacrifice at all


Quando ho lasciato la mia azienda, nella quasi convinzione di non tornarvi più, ho cancellato praticamente tutte le mie cose private dall'hard disk, compresi un sacco di mp3 che mi facevano compagnia nelle ore di lavoro. Potevo ascoltare un sacco di musica di ogni genere, tanto era il repertorio che avevo accumulato. Naturalmente non erano brani da me scaricati ma, molto spesso, "passati" da colleghi.
Ora che sono tornato, sono praticamente senza musica. Ho soltanto una raccolta di Elton John che contiene un sacco di successi della popstar inglese: da "Rocket man" a "Sacrifice", da "Your song" a "Candle in the wind", da "Sorry seems to be the hardest word" a "Crocodile rock". Così, costretto a questo limite di opzioni, ho riscoperto le vecchie cose di Elton e, ovviamente, di Bernie Taupin. Devo dire che ci sono tante belle cose e che, a dispetto dei suoi capricci da star, ultimo dei quali la cancellazione dei concerti di inizio Giugno a Venezia, il vecchio Reginald ci ha regalato dei brani indimenticabili.
Se il restare senza musica alternativa mi ha permesso di ritrovare Elton John... ne è valsa la pena. Nessun sacrificio, alla fine.

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