venerdì, maggio 04, 2007

Svoltare/2 … o, piuttosto, “Frena e retromarcia”


Avevo scritto un post chiamato Svoltare/1, dove parlavo del fatto che stessi prendendo una decisione importante per me. In effetti, qualcosa è successo, anche se non ne ho scritto nulla finora.
Mi sono allontanato per un certo periodo dal posto di lavoro. Ho potuto usufruire di un balsamico congedo che, oltre a darmi la possibilità di mettermi un po’ in sesto, doveva servire da anticamera per cambiare lavoro e iniziare una strada con dei colleghi che, a loro volta, si sarebbero messi in società con me.
Qualcosa non ha funzionato. Qualcosa non mi ha convinto. Non voglio scendere nei dettagli perché queste cose le voglio tenere nei miei scritti privati (il mio buon vecchio diario di carta), ma posso dire che la svolta non c’è stata. Non sono entrato nella società che, comunque, è nata. Ci sono stati dei momenti di difficoltà, a volte mi sono sentito un verme e a volte l’unico saggio. Ma è finita così, con il sottoscritto che è rimasto fuori. Al di là delle buone intenzioni, alla prova dei fatti non mi sembrava ci fossero dei presupposti per me credibili e appetibili.
Quindi non è stata una svolta. Ho frenato prima di girare completamente. Ed ora ho messo la retromarcia. Sto finendo questo periodo di congedo e devo tornare al lavoro. Mi vengono i brividi, perché riprendo a fare il pendolare, torno in quella società assurda, torno a quel mondo che odio.
Ma, quando si vuole svoltare, non lo si può fare ad ogni costo. Bisogna prima assicurarsi che non ci siano macchine in arrivo dall’altra parte. In altre parole: mi fa schifo tornare ancora al solito lavoro e non rinuncerò a cercare delle alternative con più forza di prima. Ma sarebbe stato molto peggio fare un passo senza averne la piena convinzione.
A proposito… auguro a quei ragazzi, che poi non ho seguito fino in fondo, di farmi schiattare d’invidia nel giro di due anni, da ricchi sfondati. Soldi e successo. Tanto lavoro e denaro. Macchinone, ville, etc. Già. Però…però…Fabio Volo, da ragazzo intelligente qual è, ha scritto sul suo primo libro: non voglio essere ricco, voglio essere libero. Sposo questa frase. Specie oggi che, grazie al tempo libero che il congedo mi ha regalato, ho riassaporato la libertà. La libertà è la cosa più importante di tutte.

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