lunedì, giugno 11, 2007

Esigenza di gelato

"Caro Rocco,
ho sentito della sua richiesta fatta alla buvette del Senato al fine di ottenere, tra le scelte mangerecce, del buon gelato che, sconsideratamente, risulta assente.
Ho letto che, nella motivazione, lei e gli altri firmatari scrivete testualmente che "si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone".
Carissimo, mi permetta di dirle, se mi è consentito, una cosa soltanto: le esigenze della vita quotidiana delle persone, ahinoi, sono molto, molto, molto diverse dal semplice desiderio di un gelato. La prego di rifletterci un istante. Vede, per queste esigenze esistono le gelaterie e a Roma ce ne sono di fantastiche. Le persone non considerano importante questi impulsi golosi. Ribadisco, le loro esigenze sono ben più consistenti.
Mi permetta di suggerirle una cosa: esca dal Palazzo, si faccia quattro passi, entri in una gelateria e spenda qualche soldino (non credo le manchino) per un bel cono o coppetta.
Nel contempo, scambi due chiacchiere con la casalinga in coda assieme al suo bambino, con lo studente, con l'impiegato trafelato, con la commessa. Chieda loro quali sono le esigenze della loro vita quotidiana. Si annoti le cose che diranno. Poi, rientrando nel Palazzo, ne parli con i colleghi firmatari della richiesta e proponga di ritirarla. Concordate quindi di andare a comprare il gelato assieme alla gente comune, quando ne avrete il desiderio.
Vi sarà utile, darà più stimolo al vostro lavoro.
Dimenticatevi, pertanto, questa vostra richiesta alla buvette. E, se ci riuscite, vergognatevene un po'. Non molto, per carità. Appena un po'.
Cordialità."

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