giovedì, luglio 26, 2007

Sinistramente a destra

Piero Fassino definisce sgradevoli le parole di Bertinotti ("Niente privilegi per i parlamentari"), sostiene che i Ds non hanno nulla da nascondere e che reagiranno "colpo su colpo" agli attacchi.
Non ho particolari dubbi sull'estraneità di Fassino e di altri dalla regia delle operazioni che li vedono coinvolti. Continuo a pensare che si sia trattato solo di inopportuno interessamento.
Quello che mi pare fuori luogo è il modo isterico con il quale il segretario dei Ds sta reagendo: s'incazza con Bertinotti, attacca la Forleo, invoca la sovranità del Parlamento, vede nemici ovunque. Insomma, sembra preda della sindrome di "lesa maestà". Questo mi ricorda Berlusconi, che reagisce nello stesso modo. Forse allora non era un problema solo di Silvio: ogni potente, quando si vede sospettato di qualcosa di losco, perde il lume. Questo, in parte, ci fa guardare al Cavaliere con maggiore indulgenza.
Il povero Piero è in crisi: dovrebbe pensare al Pd e deve invece difendersi da un magistrato.
Ma intanto, nonostante questo e nonostante le mosse difensive di Mastella e l'opinabile intervento di Napolitano (ma, per definizione, non mi metto certo a discutere l'operato del Presidente della Repubblica!), la brava Clementina va avanti e le ordinanze arrivano alla Giunta per le autorizzazioni della camera. Ora vedremo che succederà.
Intanto, tira una brutta aria sul fronte del lavoro. Epifani, di fatto, ha affermato di aver accettato la riforma delle pensioni più per stampellare il governo che per altri motivi.
A questo punto c'è da chiedersi: che diavolo hanno fatto i sindacati? In pratica, nulla. Hanno preso in toto quello che il governo proponeva: l'ennesima riforma che la mette in quel posto ai lavoratori e che soddisfa i poteri forti. Quando, a fronte di un intervento sul lavoro, Confindustria e Bankitalia paiono soddisfatti, c'è di che preoccuparsi.
Ed è così: cos'è cambiato, rispetto alla riforma Maroni? Niente. A parte l'abolizione dello scalone per passare agli scalini, siamo rimasti alla stessa cosa. Alla fin fine, nel 2009 (verificare, verificare) questa riforma produrrà gli stessi esiti di quella del governo di centrodestra. La linea è la stessa: bisogna restare al lavoro il più possibile e, poi, percepire la pensione più bassa possibile. E' una chiara riforma di destra. Non è sicuramente quanto ci si aspettava da un governo di centrosinistra.
In più, è accaduta una cosa gravissima, una cosa della quale non si è parlato nei Tg: la cassa previdenziale dei lavoratori dipendenti è passata in toto nelle mani del Tesoro (Padoa-Schioppa gode), che ora non dovrà più sentire i sindacati per utilizzare l'attivo previdenziale. In altre parole, se prima gli equilibri previdenziali erano comunque nelle mani dei lavoratori che, attraverso i sindacati, vedevano i coefficienti di calcolo delle pensioni definiti dalle casse stesse del fondo, adesso è tutto in mano del Ministero. Questo potrà definire, attraverso altri parametri (andamento demografico, PIL, bilancio statale), che cosa prelevare dalle casse previdenziali! Anzichè separare l'assistenza dalla previdenza, in modo che la prima non gravasse sulla seconda (Inps), si sono date a Padoa-Schioppa le chiavi della cassaforte dalla quale potrà prelevare quanto gli serve senza rederne conto ad alcuno.
Nasce spontaneo il dubbio che le spese assistenziali, anzichè venir separate, graveranno ancora di più sulle casse delle previdenza.
I nostri contributi, quindi, sono a disposizione del Tesoro che ne potrà fare quello che vuole: basterà un decreto per rivedere i coefficienti. Quest'orrore, in aggiunta al sequestro del Tfr, completa il quadro. Dov'è la sinistra in tutto ciò? E Cgil, Cisl e Uil, la notte dell'accordo, si erano forse appisolate?
Torno all'inizio, torno a Fassino. Lo guardo e penso a Berlusconi. Penso al domani, al dopo Prodi, al Grande Centro. All'omogeneità di interessi e intenti. Tutto ciò mi turba. Cosa bolle in pentola veramente? Piero, sii sincero: mai tentato dall'idea di allearti con Forza Italia? In fin dei conti, cosa cambierebbe?

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