venerdì, agosto 10, 2007

Soldi

Leggendo i giornali o ascoltando i notiziari in tv si ha sempre più la sensazione che l'unica cosa che conti nel mondo sia l'economia. Complice l'Ue che valuta tutti i bilanci degli stati membri e, naturalmente, l'andamento degli americani e dei cinesi, è certo che si parla di soldi. Ogni dibattito politico ha come tema predominante le tasse, la spesa pubblica, il deficit, la ripresa economica e via dicendo. Soldi, soldi, soldi. Sembra che in questo "lento scorrere senza uno scopo di questa cosa che chiami vita" (Guccini) nulla abbia importanza più delle finanze.
Tutto il resto è bandito dalla discussione. Non ci si interroga più sulla qualità della vita, sul senso dell'esistenza (che probabilmente non c'è), su quale mondo stiamo costruendo per i nostri figli. Persino nello sport si parla quasi sempre di contratti e di sponsor. Un mondo contabilizzato, tra entrate e uscite.
E' ovvio che poi ciascuno di noi si senta coinvolto e tenda ad invidiare/odiare chi ha stipendi da favola, yacht e ville in Costa Smeralda. Più della cultura, degli affetti e degli ideali valgono i soldi. Bisogna averne il più possibile, in una smania di portafogli gonfi che procura un senso di frenesia incurabile.
Ho sempre pensato che la politica dovesse essere al servizio della collettività per proporre soluzioni e direzioni per la vita di ciascuno di noi. Ora, al di là della nauseante Casta che abbiamo, sembra di avere di fronte una mandria di azzaccagarbugli che si preoccupano solo di fare i contabili e di pensare al Pil.
Sempre al denaro di torna. Probabilmente è proprio vero quello che sostengo da anni: i soldi non danno la felicità, però la imitano molto bene.

Nessun commento: