martedì, settembre 25, 2007

Non si cambia l'Italia, viva Miss Italia

C'era un programma di 281 pagine, chiamato "Per il bene dell'Italia". Era il programma con il quale l'Unione ha vinto le elezioni del 2006 con una maggioranza talmente risicata che, di fatto, qualsiasi paginetta di questo libro di buone intenzioni già era destinata a diventare sogno.
Prodi ha deciso di provarci comunque, formando il suo governo. Dopo oltre un anno di operato, direi che due cose sono andate in porto:
- un parziale risanamento dei conti pubblici;
- l'avvio, finalmente, di una lotta all'evasione.
Oggi, il premier annuncia che, date le turbolenze di mercato che derivano dalle vicende dei mutui americani, NON verranno toccate le rendite finanziarie. Questo, oltre a non aprire una nuova logorante discussione, sembra aver tranquillizzato anche Dini, un alleato che, ultimamente, ha iniziato a imbizzarrirsi.
Peccato che il portare la tassazione delle rendite a livelli europei era uno dei punti più "nobili" del programma, una cosa che finalmente avrebbe portato un po'di giustizia sociale. Anche questo punto si aggiunge alla lista delle cose (per ora?) non risolte. Tra le tante, ricordo al Professore che:
a) non è stata "superata" la Legge Biagi che, a tutti gli effetti, gode ancora di ottima salute producendo i danni arcinoti;
b) non sono state abolite le "leggi vergogna" quali la Cirami, la Cirielli e quella sul falso in bilancio che tanto indignarono l'allora opposizione;
c) non è stata superata la Legge Gasparri sul sistema delle comunicazioni, legge che continua a regalare miliardi di euro, soprattutto a Mediaset;
d) a dispetto delle sentenze della Corte Costituzionale, Rete 4 e il tribuno Fede sono ancora in onda mentre Europa 7, titolare di quelle frequenze, ancora no;
e) non è stato risolto il conflitto di interessi. Il conflitto di interessi! Quello per il quale ci siamo afflitti per 5 anni e che, a questo punto, ci terremo ancora, caso unico nel mondo democratico;
f) sul versante dell'innovazione e della ricerca c'è il buio totale.
Non siamo messi bene, considerando che queste sono solo alcune cose che mi son venute in mente scrivendo queste righe.
Capisco che al Senato si rischi ogni giorno, quindi figuriamoci trattando delle "roba" del Cavaliere. Capisco che i tanti partiti che compongono la maggioranza si dedichino specialmente al loro "particulare". Ma, signori, quando si firma un contratto bisognerebbe far di tutto per rispettarlo. Lo hanno capito anche Cecchi Paone e la Goggi.
A proposito, abbiamo la nuova Miss Italia. E' la veronese Silvia Battisti, di 18 anni.

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