venerdì, marzo 06, 2009

Il dispensatore di ottimismo

Anche oggi ha conquistato la prima pagina. Ultimamente, tolta la storiella con Sarkozy (donna/Sorbona, per intenderci), si era leggermente defilato. Ma ora, dopo la riunione del Cipe, "il migliore del mondo" (lo disse, no?) ci viene a raccontare che siamo pessimisti, esagerati, tendenti al tragico.
E suvvia, un po' di allegria. Un po' di gioia. E chi più di lui può essere dispensatore di ottimismo?
Secondo il Cavalier-pensiero è tutta colpa dei media. Lo dice, netto:
 
"Considero dannoso che i media continuino a presentare la crisi come qualcosa di definitivo e tragico. E' una crisi pesante ma l'aggettivo tragico è esagerato". (a dir la verità non mi sembra che in tv ci si strappi i capelli. Meno di così, cosa proporre? Una gara di rutti?)
 
"Nessuno in Europa ha fatto più di noi come misure anti-crisi. Se ci sono cifre più imponenti è perché sono state destinate a salvataggi di banche" (quando dice "nessuno  più di noi" intende "nessuno più di me". E' ovvio: lui è il migliore del mondo. Vincerebbe facilmente anche la gara di rutti)
 
E la Rai? "E' l'unica tv di Stato che attacca il governo in carica". (questa è bella, considerando come si muovono Riotta e Mazza, che manco parlano di Mills. E poi, in teoria, una tv di stato, pagata dal canone, non dovrebbe essere filogovernativa per definizione. Dovrebbe essere libera. Altrimenti si parla di tv di regime. Semmai è Mediaset che possiede delle tv private che parlano sempre e solo a favore del padrone e che attaccano qualsiasi governo dove lui non comandi. O qualsiasi opposizione dove lui non ci stia).
 
Questa è l'idea di libertà che possiede il migliore del mondo, il più grande editore della storia. La Rai mi decanti. E Mediaset è mia. Chiunque potrebbe capire che l'informazione, messa così, fa ridere. Chiunque che non sia nella maggioranza degli italiani.
Ma torniamo al tema: la crisi, per l'Uomo del Destino, è sopravvalutata. Prendiamo atto della sua visione. Specie quando molti inizieranno a saltare il pasto. Con ottimismo, si intende. E intanto si versano altri 1,3 miliardi per le infrastrutture, si va avanti con il Ponte sullo Stretto: 6 miliardi di stanziamento da parte del Cipe (cifretta che per i precari non c'è). In totale spenderemo 17,8 miliardi per opere destinate ad aumentare il Pil. In una smania di concorrenza col mondo. Il ballo sul Titanic.
Or ora Obama, vedendo i numeri della disoccupazione Usa (651 mila posti fumati a Febbraio), dice "dati spaventosi". Il consigliere econimico Romer afferma che "non è possibile trovarci qualcosa di buono in nessun modo". Poveretti. Pessimisti, tragici. Quanto ce lo invidiano, gli americani, il migliore del mondo, colui che regala sorrisi e ottimismo.

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