venerdì, novembre 13, 2009

Dimenticare, dimenticare, dimenticare

I tempi sono sempre più cupi. Se uno, per due volte, ruba una mela al mercato (magari per fame), diventa recidivo e si fa il processo normale. Se uno froda la gente per milioni di euro ma prima era incensurato (o pluri-prescritto), si fa il processo breve, frutto dell'accordo tra B. e il bravo Fini (ma non era cambiato, non era uno con dei princìpi, non era un garante delle regole?).
I tempi sono sempre più cupi: si mandano probabilmente al macero processi come l'Eternit, la Thyssen, Parmalat, Cirio, Santa Rita e via dicendo. Il tutto per salvare il Grande Statista, l'uomo sceso in campo per salvare il Paese e poi perseguitato dai giudici. Peccato che non fosse vero, che era un verginello. Ma poco importa, ci hanno convinto di si. Gli uomini che nel '92 dicevano "forza Tonino" e mettevano inviati davanti alla sedi del pool di Mani Pulite (ricordate Paolo Brosio che praticamente dormiva lì?) sono gli stessi che adesso quelle mani le affondano in questa melma nauseabonda. Il Feltri giustizialista è stato sostituito dal Feltri che i giudici li impalerebbe. Chi lanciava le monetine a Craxi, oggi le ha raccolte e, zitto, le ha messe in tasca.
I tempi sono sempre più cupi e a noi non resta nemmeno la forza di resistere, resistere, resistere. Vorremo solo dimenticare, dimenticare, dimenticare.

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